Uomini violenti, percorsi per condannati

Ausl e Ufficio di esecuzione penale esterna insieme per rieducare gli autori dei reati e prevenire i maltrattamenti contro le donne

Migration

Prevenire i maltrattamenti, ridurre i rischi di recidiva o riparare il danno causato da un reato di genere. Sono alcuni degli obiettivi che si pone la convenzione siglata ieri alla presenza del direttore generale Ausl Antonio Brambilla e della direttrice di Uepe (Ufficio di esecuzione penale esterna di Modena) Monica Righi. La convenzione è volta a realizzare percorsi di trattamento rivolti a uomini condannati o imputati per avere avuto comportamenti violenti nelle relazioni intrafamiliari di genere. L’Uepe, articolazione periferica del dipartimento della giustizia minorile e di comunità del Ministero della Giustizia, è l’organismo deputato, primariamente, alla gestione del cosiddetto sistema dell’esecuzione penale esterna e alla presa in carico di persone che fruiscono della sospensione del procedimento con messa alla prova. Da qui l’importanza di un coordinamento tra l’Uepe e i servizi del territorio, finalizzato alla condivisione di percorsi significativi di trattamento oltre che di prevenzione rispetto agli autori di questi reati. Per l’Ausl il punto di riferimento sarà il Centro Ldv "Liberiamoci dalla Violenza" per il trattamento degli uomini autori di maltrattamenti che prenderà in carico i soggetti nei percorsi già previsti. La convenzione, condivisa con il Garante delle persone private della libertà personale della Regione, prevede modalità operative ormai consolidate negli anni di esperienza del Centro Ldv. Ovvero l’Uepe informa gli imputaticondannati accusati di violenza domestica, di violenza di genere e di atti persecutori verso partnerex partner della possibilità di svolgere un percorso psicoterapeutico specifico presso il Centro Ldv. Lo stesso si impegna a fornire un riscontro all’Uepe dell’avvenuto o meno contatto con la persona inviata e degli eventuali accessi, le interruzioni di trattamento e altre informazioni utili all’analisi dell’adesione al progetto.

Il Centro Ldv inoltre fornirà alla persona offesa il nominativo dei servizi o delle associazioni presenti sul territorio a protezione propria e dei figli. Infine la convenzione prevede che le parti si impegnino a redigere una relazione annuale sull’andamento del progetto siglato nella convenzione. "Il tema della prevenzione e del contrasto alla violenza domestica e di genere ci vede impegnati da tempo - ha dichiarato Brambilla - anche come apripista nella costituzione del Centro Ldv, il primo in Italia a essere gestito da un’istituzione pubblica per il trattamento degli uomini autori di comportamenti violenti".