Valsa, annata agli sgoccioli. Meglio pensare al futuro

La squadra è svuotata di energie, anche se dovesse andare in semifinale attualmente non sembra avere la forza di competere con le altre.

Valsa, annata agli sgoccioli. Meglio pensare al futuro

Valsa, annata agli sgoccioli. Meglio pensare al futuro

Siamo agli sgoccioli di una stagione che nella migliore delle ipotesi si prolungherà fino a sabato 27 aprile ma che potrebbe anche terminare domani sera, con l’addio a Bruno, alle speranze d’Europa e a un’annata tra le più negative della storia recente di Modena Volley. Una stagione che, anche se Modena dovesse arrivare in finale play off per il quinto posto e la vincesse, si chiuderà con un saldo ben negativo tra vittorie e sconfitte: oggi sono 18 le partite perse da Modena (11 in regular season, 1 in Coppa Italia, 3 nei play off scudetto, 3 nei play off quinto posto) a fronte di 12 vittorie di cui 7, oltre la metà, arrivate al tie-break. Chiaro che un’inaspettata vittoria finale nel play off per la Challenge Cup cambierebbe la prospettiva radicalmente, perché riporterebbe Modena in Europa e le darebbe un obiettivo in più, forse il più abbordabile per la prossima stagione. Ma come invertire la tendenza di una formazione ormai abituatasi a perdere (nell’ultimo periodo anche molto nettamente) e che appare svuotata da ogni energia? Possibile, anche probabile che la Valsa Group domani batta Padova, possibile anche che stacchi il pass per la semifinale, ma oggi Piacenza e Verona sembrano di un altro pianeta: Giuliani dovrebbe trovare il modo di pungolare i suoi, di tirar fuori motivazioni ed energie che oggi sembrano smarrite nelle anse di un’annata storta, nella quale i gialloblù hanno inseguito un’identità, uno stile, senza mai trovarli. Il futuro allora, appunto, l’unico vero orizzonte al quale si può guardare: Modena dovrà essere in grado, in questa estate e da ottobre prossimo, prima di tutto di ritrovare i suoi beniamini di casa. Rinaldi e Sanguinetti, col primo che verosimilmente passerà tutta l’estate in Nazionale, il secondo difficilmente rientrerà invece nei piani olimpici di De Giorgi, si sono persi durante la stagione e forse lo stacco azzurro darà loro nuovo fiato e mente libera. Ci sarà da costruire un’intesa tra alzatore e opposto (De Cecco e Ikhbayri o Buchegger) che funzioni meglio rispetto a quella di quest’anno, soprattutto i gialloblù dovranno costruirsi certezze in seconda linea che latitano da un anno intero: in ciò la crescita e la continuità di Federici saranno determinanti, sperando che Davyskiba diventi un faro del gioco in tutto e per tutto. Giuliani avrà tutta un’estate per preparare il suo lavoro.

a. t.