Vasco Rossi cittadino onorario di Modena: "Grazie al potere della musica" / FOTO

Applausi per il rocker che ha evocato il successo di Modena Park. Il sindaco Muzzarelli: "Grazie a te abbiamo detto no alla paura e sì a un mondo migliore"

Vasco Rossi cittadino onorario di Modena (FotoFiocchi)

Vasco Rossi cittadino onorario di Modena (FotoFiocchi)

Modena, 17 gennaio 2018 -  Dopo il successo del Modena Park di luglio, è tornata la ‘febbre’ Vasco Rossi a Modena (VIDEO). Oggi al rocker di Zocca è stata conferita la cittadinanza onoraria. Per l’occasione, il consiglio comunale è stato convocato in seduta straordinaria nell’edificio ex Aem. Tantissimi i fan che non si sono voluti perdere il ritorno del Kom sotto la Ghirlandina.

Il Blasco ha ricevuto simbolicamente le chiavi della città e ha rievocato il grande successo di Modena Park: "L'1 luglio 2017 ha vinto la musica contro la paura e Modena è diventata la capitale mondiale del rock. L’occasione per festeggiare i miei primi 40 anni di musica e canzoni si è trasformato in un evento di portata mondiale che ha stabilito una serie di record, - ha detto - dal numero di partecipanti alla perfezione della macchina organizzativa  che ha dimostrato al mondo intero la capacità, nel nostro Paese, di creare grandi eventi  di partecipazione popolare e aggregazione pacifica: e tutto made in Italy".

E ancora: "E' stato un modo per dimostrare che la musica rock, oltre ad essere un fantastico modo di comunicare emozioni, è un formidabile strumento di aggregazione capace di fare stare insieme gioiosamente centinaia di migliaia di persone". Poi, i ringraziamenti: "Ringrazio tutti per questo evento epocale, dai miei collaboratori all'amministrazione comunale, dai volontari alle forze dell'ordine fino a tutti i modenesi che ci hanno accolto con la loro proverbiale disponibilità. Alla fine di tutto, o all’inizio di tutto, ringrazio sempre il cielo e la chitarra".

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Il rocker di Zocca ha ricordato anche il suo legame con la città: "Le prime volte che venivo a Modena avevo 11 anni, perché frequentavo la scuola di canto per poi partecipare al concorso 'L'usignolo d’oro'. La canzone era 'Come nelle fiabe', l’ultima che ho fatto è 'Come nelle favole'. Insomma, un cerchio che si chiude. E quando ho vinto 'L'usignolo d’oro' Modena è stata la prima città che mi ha fatto montare la testa. Quandosono tornato a Modena per frequentare il collegio, è stato un periodo triste: vedevo l’ostilità dei cittadini per chi veniva dalla montagna. Poi c’è chi ha creduto in me e sono diventato dj allo Snoopy, il locale più bello di tutti. Ero diventato il re della notte. Ora sono qui e finalmente mi avete dato le chiavi di casa".

Queste, invece, le parole del sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli: “Grazie a te, Vasco, abbiamo dato vita all’evento rock al primo posto tra tutti. È andata bene ed oggi sembra tutto molto semplice, mentre prima sembrava impossibile. Questo è un riconoscimento per la tua carriera artistica e per il tuo legame con Modena. Ricordiamo che proprio qui a 13 anni hai vinto il concorso L’usignolo d’oro, l’inizio di tutto. Grazie a te abbiamo detto no alla paura e sì a un mondo migliore”.

Il provvedimento di conferimento della cittadinanza onoraria è stato approvato con il voto di tutti i gruppi consiliari eccetto Idea Popolo e Libertà che ha votato contro.  Oltre al rocker e al sindaco, al taglio del nastro hanno preso parte la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti e l'assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti.

L'ex Aem è destinato a diventare un nuovo laboratorio di "cultura, spettacolo e creatività"; in concomitanza dell’evento è stato inaugurato da Vasco, insieme al sindaco Gian Carlo Muzzarelli (VIDEO).

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Vasco Rossi, un 2018 pieno di novità

I CITTADINI ONORARI DI MODENA - Negli ultimi 30 anni le Chiavi della Città, simbolo della cittadinanza onoraria conferita con la decisione del Consiglio comunale, sono state consegnate ad altre cinque personalità del mondo dello sport, della cultura e delle istituzioni. Nel 1990 il sindaco Alfonsina Rinaldi le diede a Julio Velasco "per gli indiscussi meriti che ha saputo dimostrare nello sport da allenatore prima della squadra di pallavolo della città e poi della nazionale italiana".

Il 6 febbraio 2001 fu invece il sindaco Giuliano Barbolini a consegnarle a Michael Schumacher "per i grandi meriti sportivi conseguiti nella stagione 1999-2000, con la conquista del titolo mondiale piloti di Formula 1 e per il determinante contributo dato alla conquista del titolo costruttori con le vetture della Ferrari".

Il 13 settembre 2007 fu il sindaco Giorgio Pighi a consegnare le chiavi della città a Remo Bodei "per i meriti di eccezionale rilievo culturale e sociale che ha acquisito a Modena curando la supervisione scientifica del Festival Filosofia, prestigiosa manifestazione che dal 2001 si svolge nella nostra città e nel suo territorio. Remo Bodei ha ricoperto ruoli di primo piano nella progettazione e nella rigorosa gestione culturale della manifestazione, il cui valore internazionale ha posto all’attenzione del vasto pubblico la città di Modena e la sua capacità di divenire capitale della cultura e luogo aperto alla conoscenza ed alla condivisione del sapere".

Il 2 marzo 2015, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, con la presidente Francesca Maletti, ha consegnato le chiavi della città al magistrato Antonino Di Matteo "per i meriti di eccezionale rilievo nella lotta alla criminalità organizzata. Il suo impegno decennale di magistrato inquirente, le indagini per trovare i responsabili e i mandanti delle stragi di mafia, l’incessante lotta per liberare questo paese dalla morsa delle criminalità organizzate lo hanno reso un simbolo dell’Italia che resiste, non si arrende alla violenza e reagisce, facendo prevalere la legalità".

Nello stesso anno, il 21 settembre, a ricevere le chiavi della città è stato Alessandro Pansa, Capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza "per i meriti che le donne e gli uomini della Polizia di Stato hanno acquisito nel quotidiano impegno a difesa della legalità e per la sicurezza dei cittadini modenesi e del territorio. In anni di difficili e complesse trasformazioni economiche e sociali, segnati da fenomeni di caduta della legalità e di diffusa preoccupazione per la sicurezza delle persone e dei beni, la Polizia di Stato è stata in prima linea nell’azione di prevenzione e repressione dei comportamenti criminali e nel contrasto della penetrazione nel tessuto locale di organizzazioni di stampo mafioso".

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