REDAZIONE MODENA

Via alla bonifica per due ex aree industriali

Tra i 18 siti individuati dalla Regione per gli interventi di recupero ci sono anche il residenziale ’Sassuolo Due’ e la ditta Comer

Via alla bonifica per due ex aree industriali

SASSUOLO

"Sono le prime risorse messe a disposizione per la risoluzione dei problemi che derivano dalle contaminazioni storiche e che permetteranno il recupero ambientale del nostro territorio, per questo motivo sono molto importanti", così l’Ufficio Ambiente di Sassuolo commenta la notizia del via libera ai lavori per la bonifica di 18 "siti orfani" in Regione. Grazie ai fondi del Pnrr, infatti, tra le ex fabbriche e fonderie, che passeranno da aree potenzialmente contaminate a luoghi rigenerati, ci sono due siti sassolesi: il Residenziale Sassuolo Due a cui sono destinate risorse dal valore di 487.716 euro e la ditta Comer alla quale sono stati destinati 97.543 euro. "Le contaminazioni – spiega l’Ufficio Ambiente – derivano dal fatto che nel Novecento non esistevano normative ambientali che le industrie ceramiche potessero seguire, e mancava pure una certa sensibilità". La bonifica dunque riguarderà le aree potenzialmente contaminate per le quali il responsabile dell’inquinamento non è individuabile, non c’è più o non provvede a tutti gli adempimenti previsti dalla legge.

Sassuolo Due sarà ulteriormente riqualificato: fino agli anni ’70 e ’80 è stato la sede dell’Azienda Marca Corona poi, terminata l’attività ceramica, è iniziata una riconversione urbanistica radicale, che ha portato alla totale demolizione degli edifici industriali e alla realizzazione di un’area residenziale. Ora, sarà attuata la rimozione degli ultimi tratti delle storiche condotte di scolo industriali, e l’asportazione e messa in sicurezza degli ultimi residui di materiale non conforme interrato.

"A Sassuolo Due, nello specifico – spiega il Comune – si attuerà una bonifica tramite rimozione dei rifiuti dall’area cortiliva privata del residenziale, perché è presente una condotta con smalti ceramici stratificati".

Per quanto riguarda la ditta Comer, tra via Toscana e via Piemonte, invece la contaminazione è molto profonda: "Si incunea anche sotto un capannone industriale esistente – spiega l’Amministrazione – quindi quello che verrà fatto sarà una messa in sicurezza del sito, in modo tale che non ci sia la possibilità dell’acqua di dilavare gli inquinanti e per le persone invece non ci sia il rischio di entrare in contatto con la contaminazione esistente". Ad oggi le tempistiche non sono ancora chiare. "L’unico punto certo – aggiunge l’Ufficio Ambiente – è la scadenza: 30 marzo 2026". "Entro la fine di giugno – dice il Comune – l’incarico è stato affidato ad uno studio esterno, i progettisti stanno raccogliendo i dati su entrambi i siti". Una volta che il progetto sarà approvato da Arpa, il Comune potrà appaltare i lavori a ditte specializzate.

Ylenia Rocco