
Vogliono trasformare la Madonnina nel quartiere più ‘green’ della città con la Diagonale? Siamo felicissimi, ma allora il Comune si dia da fare per fare rimuovere l’amianto che copre il capannone che ospitava un tempo il negozio Trony". Siamo sotto il cavalcavia di via Emilia Ovest, più precisamente in via Tabacchi. E’ qui che ieri mattina sono tornati ad alzare la voce i residenti riuniti nel comitato ‘Respiramo Aria Pulita’ insieme alla sezione carpigiana dell’Ona (Osservatorio nazionale amianto). Questa volta (anche se il tema resta caldo) all’ordine del giorno non ci sono i cattivi odori delle Fonderie, ma un altro sito che sta destando parecchia preoccupazione negli abitanti della zona, situazione segnalata tra l’altro svariate volte alle autorità competenti. In particolare, sono le due coperture in amianto dello stabile – l’area ex Stauder di circa 2 mila metri quadri – ad avere convinto i due comitati a lanciare un appello urgente all’amministrazione. "Qui vicino ci sono delle scuole, la Fratellanza, ma nessuno fa nulla per avviare la bonifica – spiegano Chiara Costetti (nella foto), portavoce del comitato ‘Respiriamo Aria Pulita’, insieme Andrea Rossi e Mirko Zanoli dell’Ona –. Il fatto che il Comune stia dando grande risalto ai lavori per la Diagonale che unirà la zona della stazione al Polo Leonardo da Vinci è sicuramente positivo, ma è altrettanto urgente risolvere i contesti degradati che si affacciano sul percorso ciclopedonale in via di realizzazione. Non è possibile che le persone debbano ritrovarsi a pochi passi da coperture di amianto, oltre alle solite Fonderie che ci auguriamo traslochino il prossimo anno come promesso". E come se non bastasse, aggiungono i rappresentanti dei due comitati, "siamo di fronte a un capannone che da anni è teatro di bivacchi e costanti via vai di senzatetto e balordi. Anche questa mattina, appena arrivati, abbiamo sorpreso dei ragazzi che entravano ed uscivano dalla struttura come se fosse casa loro. Non è un mistero che qui intorno ci sia anche un problema legato allo spaccio...". Alla luce di un quadro critico, Costetti, Rossi e Zanoli fanno un appello chiaro all’amministrazione: "E’ urgente incalzare la proprietà dello stabile a procedere con la bonifica dell’amianto, un po’ come fatto in passato con l’eternit nell’area dove sorgerà il nuovo Conad in via Emilia Ovest. Allora furono date poche settimane di tempo per procedere: ci auguriamo avvenga lo stesso".
Vincenzo Malara