Vignola, Gibertoni: «Pronto soccorso al collasso». Ma l’Ausl: «Inutili allarmismi»

Per la consigliera e candidata M5s c’è carenza di medici: «Turni massacranti»

«Tra fughe di professionisti e organico ridotto e allo stremo, al Pronto soccorso di Vignola la situazione è ai limiti della sopportazione». Sulla sanità locale va giù pesante Giulia Gibertoni, consigliera regionale Ms5 e ricandidata per le urne del 26 gennaio. «Bisogna subito aumentare l’organico del Pronto soccorso – dice l’esponente dei 5 stelle –, dove mancano almeno 3 medici e un primario. Le politiche regionali si sono accanite per anni sugli ospedali periferici e questo è il risultato: reparti al collasso e professionisti che devono farsi in quattro, che e a causa di turni massacranti solo con grande sforzo possono mantenere l’attenzione necessaria che richiede la loro delicata attività. All’ospedale di Vignola non si hanno più notizie neppure del reparto di Medicina d’urgenza: chiuso a novembre e smantellati i letti di degenza, non si vedono riaperture all’orizzonte. Così il Pronto soccorso è paralizzato e i pazienti non trovano più spazio in un reparto dedicato e devono essere ricoverati altrove. Se non ci sarà un netto cambiamento nelle politiche regionali di organizzazione ospedaliera, la situazione non migliorerà di certo: la realtà è questa. Il contrario delle favole di cui si riempie la bocca il Pd».

«La carenza di medici specialisti dell’emergenza-urgenza è un problema noto che tutta Italia – replica l’Ausl – e le dichiarazioni allarmistiche non contribuiscono a risolverlo. Già dal 2018 l’Ausl di Modena ha promosso l’espletamento di concorsi per dirigente medico e 4 bandi per incarichi libero professionali, e ha poi segnalato Vignola per l’emergenza-urgenza come zona carente, così troverà copertura entro fine gennaio. C’è poi l’avvio dell’attività intramoenia degli specializzandi in medici d’urgenza e ad oggi l’incarico di direttore del Pronto soccorso è assolto da un facente funzione. Riguardo a Medicina d’urgenza, invece, i posti letto sono gestiti dal personale di Medicina interna, come era fino a fine 2016, e verranno riaffidati non appena saranno disponibili le risorse mediche. Grazie all’impegno di tutti i professionisti del Pronto soccorso è possibile mantenere un’assistenza di alto livello: lo dimostrano i 23mila accessi l’anno. Un segnale che ben rappresenta la fiducia dei cittadini nel Pronto soccorso di Vignola».