Bambini Ucraina, 60 orfani in arrivo a Padova. Il vescovo apre le porte del seminario

Il vescovo Claudio Cipolla ha disposto l'accoglienza al Seminario di Rubano di 60 bambini di un orfanotrofio ucraino. E sta intercedendo per aiutarli a varcare il confine con la Polinia, via libera per l'Italia

Profughi ucraini alla frontiera

Profughi ucraini alla frontiera

Padova, 27 febbraio 2022 – Sessanta orfani ucraini verranno accolti dalla chiesa patavina, il vescovo Claudio Cipolla ha aperto le porte del Seminario minore di Rubano, in risposto all’appello lanciato dall’associazione “L’Isola che non c’è”. Si tratta di 60 bambini provenienti da un orfanotrofio ucraino. È iniziato così il tam-tam sul territorio, dove nelle ultime ore stanno arrivando numerose offerte di aiuto: dal “Re del prosecco” che ha messo sul tavolo 50 posti di lavoro e alloggi per le famiglie dei rifugiati, ad Assoindustria Veneto Centro che metterà a disposizione cinque appartamenti.

Il vescovo di Padova, inoltre, si è fatto portavoce per chiedere alla Croce rossa italiana e veneta e all'Ambasciata e al Consolato d'Italia a Varsavia di favorire il transito in territorio polacco dei minori. “Attualmente la situazione è in evoluzione – fa sapere la Diocesi – e si sta attendendo di sapere se il gruppo proveniente riuscirà a passare i confini con la Polonia e successivamente transitare verso l'Italia”. Nel frattempo al Seminario di Rubano si sta organizzando l'accoglienza. Una macchina della solidarietà ben oliata, quella veneta, che ha portato molte persone a portare aiuti. Intanto, la Protezione civile regionale sta allestendo le prime strutture di accoglienza.

Il vescovo ha dato disponibilità per l'accoglienza, compreso vitto e alloggio, nei locali del Seminario minore, lasciando poi la gestione della presenza all'associazione “L’Isola che non c’è”, che dal ‘99 si occupa di accoglienza ai bambini orfani ucraini.