Padova, 10 gennaio 2023 - In provincia di Padova, ad Anguillara Veneta, l'ex presidente del Brasile Jair Messias Bolsonaro, il giorno di Ognissanti del 2021 era stato accolto come ospite d'onore per ritirare la cittadinanza onoraria. L'amministrazione comunale giustificò l'onorificenza come un omaggio all'intero Brasile e alle generazioni di emigranti veneti, ma le polemiche infuriarono a lungo. Ora le notizie che arrivano dal Brasile, sulla presunta richiesta di cittadinanza italiana presentata da Bolsonaro per sfuggire ai suoi guai giudiziari, smentita dalla Farnesina, come scrive Il Corriere delle Alpi, "alimentano dure reazioni. Insieme alla richiesta di non concedere asilo politico in Veneto al controverso ex presidente, si alza anche l'appello per il ritiro della cittadinanza onoraria" mentre si rincorrono indiscrezioni secondo cui Bolsonaro "stia pensando a una località nel Vicentino o nel Padovano come via di fuga di fronte a un possibile mandato di arresto". Intanto il dibattito infuoca il consiglio regionale veneto che vede "rafforzarsi il fronte dei partiti che chiedono alla Regione una condanna esplicita dell'ex presidente" mentre "in consiglio comunale ad Anguillara, il gruppo di opposizione propone di togliere la cittadinanza a Bolsonaro e avviare invece un gemellaggio con il Brasile".
Rifondazione: "Non un golpista come concittadino"
"Non possiamo accettare che un golpista sia nostro concittadino - scrive il circolo Togliatti di Rifondazione di Anguillara Veneta -. Quello che sta succedendo in Brasile è gravissimo. La mancanza totale del rispetto dell'ordine democratico di quel paese mette in evidenza le responsabilità dell'ex presidente Bolsonaro. Avevamo ritenuto grave e sbagliato aver conferito la cittadinanza onoraria del nostro comune ad una personalità discussa internazionalmente: i gravi fatti attuali confermano le nostre preoccupazioni. Chiediamo che il consiglio comunale di Anguillara Veneta tolga immediatamente la cittadinanza onoraria a Bolsonaro".
M5s: Bolsonaro 'orgoglio veneto'?
M5s: "Il Consiglio regionale del Veneto "prenda posizione sui fatti del Brasile", ha scritto oggi la consigliera e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, presentando una proposta di risoluzione affinché il consiglioo voti "una risoluzione per dare pieno supporto al governo di Lula e alla democrazia del Brasile. Credo sia necessaria una forte presa di posizione da parte delle istituzioni regionali, specie considerata l'ipotesi, circolata sulla stampa, di un possibile arrivo in Italia dell'ex presidente Bolsonaro in fuga dalla giustizia brasiliana, anche grazie alla cittadinanza onoraria conferitagli dal Comune di Anguillara Veneta". Le opposizioni, M5s e Rifondazione in particolare hanno ricordato che Bolsonaro era stato definito 'orgoglio veneto' da consiglieri e assessori regionali della Lega (era stato accolto in Italia da Salvini).
La visita di Bolsonaro a Padova
Alla fine il presidente del Brasile Jair Bolsonaro il 2 novembre 2021, l'aveva spuntata e dopo i tafferugli tra la polizia e circa 500 manifestanti che volevano impedirgli l'accesso, ha potuto visitare la basilica di Sant'Antonio in forma privata, attorno alle 20.30 (anziché alle ore 16, come previsto in un primo momento). Gli scontri tra militanti dei centri sociali veneti e polizia erano iniziati mentre il presidente brasiliano lasciava il comune di Anguillara, che gli aveva voluto attribuire l'1 novembre, tra contestazioni (erano affluiti oppositori da tutto il Polesine) e applausi, la cittadinanza onoraria perché luogo natìo dei suoi avi. Gli antagonisti avevano cercato di sfondare il cordone di sicurezza attorno alle vie di accesso alla Basilica e gli agenti in tenuta anti sommossa avevano risposto con manganelli e idranti per disperdere gli attivisti. Bolsonaro, giunto a Padova, aveva dovuto sospendere temporaneamente la visita e alloggiare in un albergo.
Bolsonaro twitta dall'ospedale in Florida
"Ieri ho avuto nuovi dolori e sono stato ricoverato in un ospedale di Orlando, negli Stati Uniti. Siamo grati per le preghiere e i messaggi di pronta guarigione". A scriverlo, su Twitter, è stato l'ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, postando una foto che lo ritrae sul letto di ospedale. "Dopo essere stato accoltellato nel (comune di) Juiz de Fora, ho subito cinque interventi chirurgici. Dall'ultimo, ho avuto il doppio del dolore e questo mi ha portato ad altre procedure mediche", ha spiegato lo stesso ex presidente. Secondo il suo medico Bolsonaro sarebbe stato ricoverato per una possibile occlusione intestinale.
In Brasile manifestano per la democrazia
Migliaia di persone hanno manifestato per la democrazia nelle città del Brasile denunciando l'assalto di domenica alle sedi della presidenza, della Corte suprema e del Congresso e chiedendo in qualche caso l'arresto dell'ex presidente Jair Bolsonaro con l'accusa di "terrorismo". A convocare le dimostrazioni è stato il Partido dos trabalhadores (Pt) del neopresidente Luiz Inacio Lula da Silva insieme con altre formazioni, come il Partido socialismo e liberdade (Psl). In relazione ai fatti di domenica, che si sono verificati nell'area della Praca dos Tres Poderes nella capitale federale Brasilia, sono state arrestate almeno 1.500 persone. Di "atti terroristici" ha parlato Lula, durante un incontro con i governatori statali del Paese, visitando i luoghi presi d'assalto. Bolsonaro, che non ha riconosciuto come regolare l'elezione del neopresidente e che anche per questo è accusato di responsabilità almeno indiretta nelle violenze, resta invece negli Stati Uniti.