West Nile in Veneto: 227 casi confermati, 14 i decessi. Salgono a 16 i pazienti a Padova

Dal Ben: "La West Nile ha soppiantato, per numeri e impegno, il Covid nei nostri reparti di terapia intensiva". Nuovo caso nel Bellunese

Padova, 26 agosto 2022 - Ammontano a un totale di 227 i casi di West Nile registrati e confermati in Veneto, dei quali 123 di "semplice" febbre e 104 della forma neuroinvasiva. Sono questi i dati contenuti nel bollettino di Sorveglianza delle Arbovirosi, emesso oggi dalla Direzione regionale Prevenzione. 

Il Report numero 7 indica anche 14 decessi, in persone dell'età media di 83,6 anni, per l'85,7% maschi. Sono inoltre 25 i casi confermati nei donatori di sangue che vengono testati prima della donazione. Le zanzare appartengono al genere Culex (specie C. pipiens), mentre come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi e corvidi, dove il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese. La maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi (80%). 

West Nile Veneto, bollettino del 26 agosto 2022
West Nile Veneto, bollettino del 26 agosto 2022

Nella tabella la distribuzione dei casi di infezione da West Nile Virus  (WNF febbre - WNND malattia neuro invasiva) per provincia 

Le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo (febbre, Wnf). Meno dell'1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro-invasiva, Wnnd). Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l'età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni di età.

Il bollettino contiene anche i conteggi di altre virosi: la febbre Dengue fa registrare 16 casi, tutti provenienti da Paesi esteri (Brasile, Cuba, Kenya, Maldive, Sri Lanka Thailandia e Togo). Il Toscana Virus presenta 3 casi, tutti segnalati dalla provincia di Padova. Nessun caso, infine, di Chikungunya, Zika e Usutu.

Salgono i ricoveri a Padova 

Sono salite a 16 le persone ricoverate, positive alla West Nile, nell'Azienda Ospedale Università di Padova. Dieci di queste sono ricoverate in gravi condizioni nei reparti ad alta intensità di cura (rianimazioni e fisiopatologia respiratoria); a causa dell'interessamento neurologico indotto dalla malattia, hanno bisogno di supporti alla ventilazione e di presidi utili a mantenere i parametri nella norma. 

Dal 13 luglio, giorno del primo ricovero per West Nile, sono stati curate dall'ospedale di Padova 75 di questi pazienti. 46 uomini, 29 donne, per un'età media di 75 anni.  Sono 31 i pazienti visti a livello ambulatoriale (con un'età media più bassa, pari a 46 anni), 44 invece hanno avuto bisogno di ricovero. Due i decessi. 

"Siamo di fronte ad una malattia che quest'anno si è presentata in una forma articolarmente severa - dichiara il direttore denerale dell'Azienda Ospedale Università di Padova Giuseppe Dal Ben - La West Nile ha soppiantato, per numeri ed impegno, il Covid nei nostri reparti di terapia intensiva. L'assistenza a questi pazienti, alcuni dei quali rischiano la vita, come carico per la struttura ospedaliera non desta particolari preoccupazioni". 

La richiesta alla popolazione é "di mantenere alta l'attenzione, osservando le norme di prudenza diramate dalla Regione Veneto - conclude Dal Ben - e dalle istituzioni sanitarie". 

Nuovo caso in un 70enne nel Bellunese

Un nuovo caso di West Nile è stato registrato oggi 26 agosto dal Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss Dolomiti. Ad essere malato è un 70enne residente nel Padovano. L'indagine epidemiologica ha messo in evidenza frequenti viaggi del paziente dal domicilio (nel Bellunese) al comune di residenza (nel Padovano), con conseguente esposizione ambientale in zona ad alta incidenza di West Nile. 

È, quindi, quasi certo che si tratti di un caso di "importazione". Il paziente è ora ricoverato nel reparto di Neurologia dell'Ospedale di Padova dove è stato trasferito dall'Ospedale di Feltre per l'evidenza di sintomatologia neurologica significativa, sintomatologia che talora complica il quadro della malattia West Nile, specie in soggetti di età avanzata.