Maxi uovo di Pasqua all’uncinetto, realizzato con 7mila rose

Svelato a San Costanzo in piazza Pascoli l’enorme meraviglia: sei metri e 4 centimetri di altezza, 4 metri di diametro e un peso di oltre 400 chili frutto di cinque mesi di lavoro. Ricamato da 37 donne, rimarrà esposto fino al 15 aprile

San Costanzo (Pesaro Urbino), 10 marzo 2024 – “Un’enorme meraviglia”. Quando questa mattina, con l’aiuto di un’auto gru è stato tolto il telo che avvolgeva il maxi uovo di Pasqua all’uncinetto installato ieri in piazza Pascolini a San Costanzo, è scoppiato un fragoroso applauso, unito a commenti di ammirazione (foto).

Le autrici del maxi uovo pasquale all'uncinetto davanti alla loro opera a San Costanzo
Le autrici del maxi uovo pasquale all'uncinetto davanti alla loro opera a San Costanzo

Tanti i curiosi, arrivati anche da fuori comune, che stamane hanno voluto assistere alla cerimonia di inaugurazione dell’originale super uovo pasquale ricoperto da ben 7mila rose colorate fatte, una per una, all’uncinetto.

Presenti all’evento anche il parroco don Stefano Maltempi e il vescovo Andrea Andreozzi, che poco dopo sono stati protagonisti di una visita pastorale nella frazione di Cerasa. Sei metri e quattro centimetri di altezza, 4 metri di diametro e un peso di oltre 400 chilogrammi, sono i numeri più eloquenti di questa opera, che ha reso necessaria anche la realizzazione di una “gabbia” in ferro ricoperta da una rete plastificata (il tutto per più di 2 quintali chilogrammi), sopra la quale, poi, sono state applicate le rose, per preparare le quali sono serviti 252 chilometri di filo di lana e, soprattutto, il lavoro di 5 mesi di 37 donne di San Costanzo e Fano alle quali si sono aggiunte altre signore di Mondolfo, Montegridolfo, Chiaravalle e Genga.

Tutte guidate, sotto l’aspetto del ricamo, da Donatella Cocci e Liliya Savchenko, che stamattina erano particolarmente emozionate e che poi hanno svelato di pensare ad un altro progetto già per Natale 2024. Accanto a quello delle ricamatrici si è aggiunta anche l’opera fondamentale del fabbro Eraldo, che ha costruito l’intelaiatura dell’uovo con quasi 2 quintali di ferro e altri 30 chili di rete plastificata: “Quando mi hanno proposto di partecipare a questo progetto – evidenzia proprio Eraldo – ho detto subito di sì, perché io amo questo territorio e ogni iniziativa che lo riguarda va sostenuta”. Determinante il ruolo della Pro Loco di San Costanzo, che ha coordinato i lavori e sostenuto a livello organizzativo ed economico l’impresa. Il maxi-uovo rimarrà esposto in piazza Pascolini fino al 15 aprile.