Pesaro, il violino di Stefan Milenkovich protagonista al Teatro Rossini

L'artista serbo propone un programma insolito ed entusiasmante "Da Bach ai Queen"

Il violinista Stefan Milenkovich

Il violinista Stefan Milenkovich

Pesaro, 15 aprile 2019 – Il violinista serbo Stefan Milenkovich, artista acclamato a livello internazionale e praticamente adottato dal pubblico pesarese, torna al Teatro Rossini, nell'ambito della stagione dell'Ente Concerti, nella doppia veste di solista e direttore dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Sarà l’occasione per una impegnativa quando entusiasmante sfida musicale con un repertorio che, partendo da Bach, attraversa i capolavori classici, fino alle melodie di Freddie Mercury (lunedì 15 aprile, ore 21). Artista eclettico e beniamino del pubblico per la sua versatilità, Milenkovich è stato un bambino prodigio. Iniziato dal padre allo studio del violino all’età di 3 anni, a cinque fa sua prima apparizione con l'orchestra come solista e a sette anni conquista il suo primo premio alla Jaroslav Kozian International Violin Competition mentre a sedici anni festeggia il suo millesimo concerto. Grande attesa dunque per l’insolita performance di Milenkovich, "artista serbo del secolo" che vanta una brillante carriera come solista in recital di livello internazionale.

Si inizia con il capolavoro bachiano rappresentato dal terzo Concerto brandeburghese, appartenente ad una raccolta di sei concerti, risalente al 1718, e dedicata a Christian Ludwig, margravio di Brandeburgo. Composto a Francoforte nel 1844, il Concerto per violino e orchestra di Mendelsshon è uno degli evergreen dei repertori internazionali e uno dei capisaldi della letteratura per lo strumento. Come gran parte dei concerti di epoca romantica, illustra bene la collaborazione tra compositore e interprete, in questo caso il violinista Ferdinand David.

Dopo il Valse - Scherzo di Cajkovskij verranno eseguiti i Tre preludi di Gershwin, nella versione per violino e archi, proposti per la prima volta al pianoforte dallo stesso autore nell’Hotel Roosvelt di New York nel 1926. Sarà interessante ascoltare poi nella versione per violino ed archi della Bohemian Rhapsody di Freddie Mercury, il celebre singolo del gruppo britannico dei Queen, la cui uscita, il 31 ottobre 1975, fu segnata da un enorme successo, analogo a quello del video che lo accompagnava. Il brano è celebre anche per la sua particolare struttura musicale, composta da cinque parti molto diverse fra loro che prevedono anche un passaggio d'opera. Il concerto si concluderà con un’altra rapsodia, Tzigane di Maurice Ravel, che rivela il gusto dell’autore francese per la tecnica virtuosistica e trascendentale degli strumenti solisti come il violino ed il pianoforte. Biglietti da 7 a 20 € in vendita alla biglietteria del Teatro Rossini.