Pesaro, al Teatro Rossini la Nona di Beethoven

Il 19 maggio l'Orchestra Sinfonica Rossini con un coro fanese e giapponese, diretti da Hideaki Hirai, proporranno la Sinfonia n. 9 di Beethoven

Il direttore giapponese Hideaki Harai

Il direttore giapponese Hideaki Harai

Pesaro, 18 maggio 2019 – La Sinfonia n. 9 di Beethoven. L’esplosione della Gioia concluderà la stagione invernale Sinfonica 3.0 del 25° anno di attività dell’Orchestra Sinfonica Rossini. (Teatro Rossini, domenica 19 maggio, ore 19). “L’evento – sottolinea Saul Salucci, presidente e Sovrintendente dell’OSR - porterà con sé anche una nuova relazione internazionale con il Giappone, paese in cui l’Orchestra Sinfonica Rossini ha compiuto numerose tournée. Il giovane e pluripremiato direttore, Hideaki Harai, uno dei maggiori talenti del Sol Levante, insieme ad un coro giapponese, sarà per la prima volta a Pesaro proprio per questa produzione dando avvio ad un rapporto di collaborazione biennale con la Rossini”. Il coro giapponese sarà affiancato da una rappresentanza del Coro “Mezio Agostini” del Teatro della Fortuna di Fano.

A completare il cast quattro solisti di grande talento: Joana Estebanell Mina, soprano; Nana Miriani Kavtarashvili, mezzosoprano; Eero La Sorla, tenore ed Eugenio Leggiadri, basso. La Nona di Beethoven, il cui tema del movimento conclusivo, riadattato da Herbert von Karajan, è stato adottato nel 1972 come Inno europeo, è stata dichiarata nel 2001 dall'UNESCO Memoria del Mondo. L’opera ebbe una gestazione lunga e laboriosa, protrattasi per almeno cinque anni e conclusasi il 7 maggio 1824 con la prima esecuzione a Vienna.

Il successo fu trionfale: il pubblico non riuscì a trattenere gli applausi tra un movimento e l’altro della Sinfonia ed accolse il finale con vere e proprie ovazioni che il compositore non riuscì ad udire essendo ormai divenuto completamente sordo. Beethoven, giunto quasi al termine della sua esistenza terrena – sarebbe morto nel 1827 – affidò al celeberrimo ultimo movimento la sua concezione del senso più profondo della vita. La musica si unisce alle parole, quelle dell’ode “Alla gioia” del poeta, filosofo e drammaturgo tedesco Friederich Schiller. La gioia scaturisce dalla fratellanza e dall’amore reciproco, sotto la sguardo paterno di Dio. Biglietti da 10 a 20 euro in vendita al botteghino del Teatro Rossini e sul circuito Vivaticket. Maria Rita Tonti