A Urbino l’omaggio a Bartolini. L’incisione come segno poetico

La mostra sarà al Castellare del Palazzo Ducale dal prossimo 30 novembre. Nelle Marche cinque eventi per ricordarlo.

A Urbino l’omaggio a Bartolini. L’incisione come segno poetico

A Urbino l’omaggio a Bartolini. L’incisione come segno poetico

Una nuova mostra si profila nelle sale del Castellare di Urbino, dedicata a uno dei maggiori incisori italiani del Novecento. Si intitola “Al vivo nero: segni come poesia. Luigi Bartolini incisore“ e sarà curata da Luca Cesari e Alessandro Tosi. Dal 30 novembre fino al 1° aprile 2024 l’arte grafica di Bartolini sarà dunque protagonista nelle sale espositive di piazza duca Federico. La mostra proporrà due collezioni risalenti al periodo tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento. Il visitatore potrà vedere circa 100 incisioni alle quali si aggiungeranno carte scritte e volumi autografati che testimoniano la corrispondenza tra l’artista, scrittore e intellettuale e Carlo Bo. Il legame con Bo non fu peraltro l’unico collegamento con Urbino: nel 1962 Bartolini pubblicò a Urbino, nella stamperia della Scuola del Libro, il volume “L’antro di Capelvenere“, sette racconti con sette acqueforti.

La mostra ha la supervisione di Vittorio Sgarbi e nasce dalla sinergia tra Comune, Accademia di Belle Arti e Fondazione Bo, col sostegno della Regione Marche. Importante tassello quest’ultimo, poiché l’evento urbinate rientra in una serie di cinque iniziative (mostre, convegni, incontri) in altrettante località marchigiane legate all’artista: oltre a Urbino, Macerata, Cupramontana (sua città natale), Osimo e Camerino. Bartolini (1892-1963), artista poliedrico, scrittore, poeta e incisore, è tra l’altro autore del romanzo “Ladri di biciclette“ che ha offerto a Vittorio De Sica lo spunto per l’omonimo film. "Questa ricorrenza – dice Luciana Bartolini, figlia di Luigi – è una preziosa occasione per sottolineare lo stretto legame tra la regione di origine e uno dei suoi interpreti più appassionati e profondi".

gio. vol.