REDAZIONE PESARO

Adriabus, 6 giorni senza trasporti: "E’ questa è solo un’avvisaglia". Mancano gli autisti, si va a piedi

Ieri in commissione il direttore Benedetti ha spiegato i motivi, Belloni: "Si facciano al massimo 48 ore di stop"

Adriabus, 6 giorni senza trasporti: "E’ questa è solo un’avvisaglia". Mancano gli autisti, si va a piedi

Chi non ha mezzi propri, potrà muoversi solo a piedi. E’ la sintesi fatta ieri ieri dalla commissione delle Partecipate del Comune che ha ascoltato il direttore di Adriabus Massimo Benedetti, il quale ha confermato che tirerà giù la saracinesca dell’azienda per 6 giorni: il 24, il 25, il 26 e il 31 dicembre, e poi il primo dell’anno e il 6 gennaio. I bus non circoleranno in questi giorni festivi per mancanza di autisti. Ne servono almeno trenta, e non si trovano. Chi è in servizio fa straordinari per coprire i turni ma anche questi dipendenti vorrebbero passare Natale e feste affini seduti nel divano o in vacanza. Tenuto conto che a circolare non ci saranno tantissimi utenti, ecco che Adriabus ha deciso un taglio secco per le corse. Ma la paralisi del servizio pubblico, pagato dalla Regione e dai Comuni della provincia, appare un fatto del tutto normale, come la neve d’inverno. Nessuno dei comuni soci ha detto "no, state scherzando?" ma almeno qualche domanda se la sono posta. Come l’assessore alla mobilità Enzo Belloni, presente in Commissione: "Il problema degli autisti non lo ha inventato Benedetti. Lui ci ha detto solo che deve sospendere il servizio in quei sei giorni perché non ha nessuno da mettere alla guida dei mezzi. Che gli vuoi dire? E’ un problema che riguarda tante città. Facciamo allora dei corsi specializzati per formare autisti di autobus in collaborazione con le scuole guide. Dobbiamo stimolare i ragazzi a prendere la patente, e insieme alle associazioni fare in modo che i costi per ottenere la patente E, che si aggirano sui 5000 euro, siano calmierati. Proviamo per due anni ad investire in questo settore, a promuovere questo mestiere rendendolo attrattivo per i giovani. Andiamo nelle scuole, penso al Benelli, facciamo vedere le qualità di un mestiere che affascina tutti i bambini ma che, una volta diventati grandi, li fa fuggire. Diamoci da fare altrimenti gli autisti saranno sempre di meno. Nel frattempo, cercherò di far ridurre lo stop delle corse da 6 giorni a 2. Ho parlato con Benedetti e mi ha assicurato che farà di tutto per recuperare 4 giorni, almeno per la città di Pesaro".

Il presidente della commissione delle Partecipate Michele Redaelli, dice: "Ho convocato la commissione per incontrare i vertici di Ami e Adriabus e discutere delle chiusure annunciate, Ritengo che sia gravissimo che il comune di Pesaro abbia accettato l’interruzione del servizio di trasporto pubblico durante i giorni di festa nei quali ci saranno anche le prime iniziative che riguardano Pesaro Capitale della Cultura. Oltre ad un innegabile impatto sulle persone che contano sul servizio pubblico, la chiusura va ad incidere negativamente, come sottolineato anche da alcune associazioni di categoria e sigle sindacali, sulle attività economiche e sulle iniziative organizzate dall’amministrazione stessa. Se, come ha detto in commissione lo stesso Benedetti, direttore di Ami, questo è un campanello di allarme che l’azienda lancia rispetto alle difficoltà di reperimento del personale qualificato e della gestione dei servizi, è impressionante che il messaggio non sia stato raccolto dall’Amministrazione comunale di Pesaro che ha anche un importante ruolo all’interno della società partecipata".

"In commissione - continua Redaelli - abbiamo affrontato questo argomento ed abbiamo ottenuto da parte della Società dei trasporti la disponibilità ad un ripensamento cercando di andare a limitare al massimo la sospensione del servizio durante i giorni delle festività natalizie.

Questo però non è l’unico segnale preoccupante che viene dal mondo dei trasporti pubblici. Abbiamo raccolto molte segnalazioni di difficoltà in seguito ai cambiamenti apportati alle linee circolari destra e sinistra. Per entrare nel concreto, ora è più complicato sia per gli utenti di Pesaro che per quelli dei paesi limitrofi raggiungere la zona del Rossini Center. Servizio che era molto prezioso e utilizzato da parecchi cittadini. Chiediamo all’amministrazione pesarese di fare di più anche in termini di accessibilità ai servizi. Non basta inaugurare un bus o fare annunci".

ro.da.