"Anche un matrimonio serve a ripartire"

Cantiano mette ogni energia nel tentativo di risollevarsi. Sabato in Comune si celebreranno le nozze civili di due cittadini

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"Un segnale importante per la ripartenza, un segnale di speranza per il futuro della comunità". Così Filippo Gentilotti, assessore del comune di Cantiano, commenta la notizia del primo matrimonio post alluvione che verrà celebrato in Municipio sabato dal vice sindaco Natalia Grilli. Per officiare le nozze l’ufficio Anagrafe e Stato civile del comune ha richiesto alla Soprintendenza Archivistica e bibliografica delle Marche di Ancona la restituzione anticipata di due registri di matrimonio che erano stati prelevati per il restauro assieme ad altri faldoni di documenti dell’archivio comunale.

"La Soprintendenza Archivistica e Bibliografica – si legge in una nota dell’ente – si è attivata per dare precedenza al recupero dei registri richiesti dal comune, pianificandone la restituzione prima dell’evento". Tra la documentazione recuperata dalla Soprintendenza di Ancona "circa 400 registri di Stato civile che, a partire dal 1866 fino ad oggi, raccolgono gli atti di nascita, morte, matrimonio e cittadinanza degli abitanti cantianesi. L’intervento di restauro consiste nel congelamento a -20° dei documenti, nella loro successiva liofilizzazione per ridurre il rischio di deterioramento biologico ed nella depolveratura e rimozione dei residui di fango".

"Domani alle 10,30 al Segretariato Regionale del Ministero della cultura per le Marche – aggiunge la nota – avverà la consegna ufficiale ai rappresentanti del Comune di Cantiano dei due registri di matrimonio più recenti salvati dal fango dell’alluvione alla presenza, anche on-line, delle istituzioni che collaborano per il recupero dei beni culturali in situazioni emergenziali: la Soprintendenza archivistica e bibliografica delle Marche, l’Unità di Crisi e Coordinamento regionale Marche, la Direzione Generale Archivi, l’Istituto Centrale Patologia degli Archivi e del Libro ed il Nucleo di Ancona dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale".

"Lo Stato – conclude la nota – mostra il suo aiuto concreto a questa piccola ma tenace comunità, offrendo un primo e significativo segnale di rinascita. La consegna del restante materiale è prevista per la fine di ottobre".

"Il matrimonio post alluvione è un segnale di speranza – aggiunge l’assessore comunale all’ambiente Gentilotti – anche se rimane imprescindibile la ripartenza del tessuto socio economico attualmente in ginocchio in attesa degli immediati e necessari ristori. Alcuni servizi sono ripartiti, qualche attività ha riaperto seppur in maniera ridotta, comunque se non arriveranno contributi a fondo perduto, anche in maniera parziale in questa prima fase, il quadro produttivo è fortemente compromesso".

Amedeo Pisciolini