Andrea Franzoso dialoga con gli studenti del Cecchi

Lo scrittore Andrea Franzoso, autore di "Ero un bullo", affronta il tema del bullismo con gli studenti dell'Istituto Cecchi di Pesaro, sottolineando la possibilità di redenzione e cambiamento anche per i "ragazzi cattivi".

Andrea Franzoso dialoga con gli studenti del Cecchi

Andrea Franzoso dialoga con gli studenti del Cecchi

In contemporanea con la presenza in Rai, per la presentazione del suo nuovo libro, “Lo chiamavano tempesta“ sulla figura di Giacomo Matteotti, lo scrittore Andrea Franzoso ha dialogato con gli alunni dell’Istituto Cecchi di Pesaro, sulla tematica del bullismo e la possibilità di una svolta, come vittoria personale e collettiva. Dalle pagine di “Ero un bullo“, libro scelto per il progetto, emerge, la figura del ragazzo, temuto da tutti che durante la detenzione nel carcere minorile, inizia un percorso di consapevolezza e redenzione. Molti sono i personaggi che appassionano il lettore e che immedesimano i ragazzi nelle pagine scritte. Le figure dell’adulto, del genitore e della scuola, pongono interrogativi sulle decisioni, sugli interventi necessari al recupero. Le domande degli studenti affollano la stanza spinte dalla curiosità di conoscere il perchè e le scelte del bullo. Le risposte di Franzoso, sono chiare, non lasciano dubbi al potere dell’istruzione, della comunicazione che non può lasciar spazio all’indifferenza, complice di chi compie atti di bullismo. E’ grazie alla volontà delle parole, alla credibilità della società che un ragazzo irrecuperabile dimostra di credere al cambiamento. Il cambiamento, conclude l’autore, è possibile, anche per i “ragazzi cattivi“. Al termine dell’incontro, significativa è stata la presa di posizione di un ragazzo che davanti a tutti i compagni si dirige verso il centro della sala e chiede una stretta di mano, non come saluto, ma come una promessa, un sigillo.

l. d.