Anno accademico, su il sipario con Howard Burns

Si è aperto al Teatro Sanzio il 517esimo capitolo dell’Ateneo. Tantissimi studenti e lectio magistralis del professore della Normale

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Si è aperto ufficialmente ieri mattina, al Teatro Sanzio, il 517esimo anno accademico dell’Università di Urbino. Per l’occasione i partecipanti hanno potuto assistere alla Lectio Magistralis "Urbino e la nuova architettura" tenuta da Howard Burns, professore emerito presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Sul palco è intervenuta anche l’onorevole Augusta Anita Laura Montaruli sottosegretaria al Mur, il Ministero dell’Università e della ricerca.

La scelta del teatro per la seconda volta, questo "per dare un segnale di apertura alla città. Ma anche perché usare l’aula magna del Polo Volponi di via Saffi significa bloccarla per diversi giorni e quindi sospendere le lezioni.

Cosa che non reputo opportuna dopo quello che abbiamo vissuto con la pandemia - ha detto il rettore dell’Università di Urbino, Giorgio Calcagnini -. La scelta di Burns è stata fatta perché è un ospite che arriva al momento giusto, un modo per celebrare i 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro. È uno storico dell’architettura, specializzato nell’architettura rinascimentale. Per quanto riguarda la sottosegretaria è stato un incontro piacevole perché anche per lei è una esperienza nuova e abbiamo condiviso alcune riflessioni sull’Ateneo".

Una mattinata che ha visto la partecipazione di tanti studenti dopo due anni di cerimonie blindate a causa della pandemia.

Quello per Urbino è stato un amore nato in giovane età, una vera folgorazione come ci ha spiegato Howard Burns: "Penso che anche la visita a questa città quando avevo 17 anni abbia determinato i miei interessi di studi.

Ho studiato storia all’Università di Cambridge ma l’interesse per l’Italia c’è da sempre. Ho quindi, dopo la laurea, iniziato a fare ricerche sull’architettura italiana del Rinascimento. Quella di Urbino è una architettura nuova, assieme a quella di Firenze e Mantova, anche nel modo attentissimo in cui è studiato il progetto del Palazzo in rapporto all’uso con le sue divisioni - ha proseguito Burns -. Un luogo dove si viveva, dove si ospitavano personalità improntati e dove si amministrava.

Un pluralità di funzioni. Penso che Laurana abbia diretto la costruzione ma che ci siano state più voci, tra queste quella di Federico".

"La popolazione studentesca deve sentire il Mur come la propria casa, come la prima residenza studentesca. Il Ministero è concentrato a sostenerli in tanti ambiti, dalla qualità al diritto allo studio, e su questo c’è un impegno importante sia con il Pnrr che con la Legge di Bilancio - ha spiegato la sottosegretaria Augusta Anita Laura Montaruli, mentre sulle preoccupazioni degli studenti ha detto -: Queste sono legittime.

Chi fa politica come me non si deve preoccupare ma si deve occupare di quelle che sono preoccupazioni che arrivano dagli studenti. Di conseguenza il nostro lavoro è anche di cercare un raccordo sempre più costante tra Università e mondo del lavoro. Questo affinché ci sia corrispondenza tra quello che si studia e quello che si farà poi".

Durante la mattinata ci sono stati gli interventi del rappresentante degli studenti Lorenzo Busà e del personale con il discorso di Simona Malucelli. È possibile rivedere la cerimonia accedendo al canale YouTube o sul sito di UniUrb.

Francesco Pierucci