Assente alla visita fiscale: "Io c’ero, era il campanello che non funzionava"

Il caso di una 60enne che si era operata agli occhi. "Da giorni nel palazzo la luce delle scale era staccata". Detratti dallo stipendio circa 200 euro.

Assente alla visita fiscale: "Io c’ero, era il campanello che non funzionava"

Assente alla visita fiscale: "Io c’ero, era il campanello che non funzionava"

Il campanello di casa che non ha funzionato (non c’era corrente) gli costerà, quasi sicuramente, circa 200 euro. E’ il risultato, al limite del surreale, di quanto è capitato a Patrizia Ferro, impiegata, 60 anni, pesarese, residente col marito in via Flaminia 102. E la residenza, in effetti, in questa vicenda conta.

Perché il 25 gennaio scorso (ma gli sviluppi sono di adesso) capita che un medico dell’Inps va a casa sua, ore 18,42, per la visita fiscale. La donna infatti ha svolto una settimana prima, il 18 gennaio, un intervento di blefaroplastica (ricostruzione o correzione delle palpebre), ragione per la quale è andata in malattia e quindi l’Inps, applicando la normativa che prevede il controllo fiscale del lavoratore, organizza la visita fiscale del 25 gennaio scorso. Quel giorno, il medico suona, ma in casa non gli risponde nessuno. Quindi, nella relazione, il medico scrive che la lavoratrice "non era in casa". Ma la donna dice che invece c’era. Allora cos’è successo? Lo spiega la donna nella mail che invia il 26 gennaio scorso all’Inps: "Purtroppo sono 10 giorni che non funzionano i campanelli nel palazzo (ma lei non lo sapeva, ndr). Solo oggi nel primo pomeriggio ho trovato nella cassetta della posta la vostra notifica per presentarmi alle 12,15. Ho effettuato intervento di blefaroplastica per problemi agli occhi".

Ma il campanello perché non funzionava? Perchè, come spiega al ’Carlino’ il marito della donna, Daniele Palazzi, "dal precedente 18 gennaio, il contratto con l’Enel che dava energia elettrica ai campanelli e alla luce scale del palazzo (non alle singole famiglie, ndr) era stato chiuso, essendo deceduta la persona a cui era intestato". "Noi – continua l’uomo – non ci eravamo accorti che la corrente non c’era perchè abitiamo a piano terra, abbiamo un ingresso laterale e quindi non vedevamo se la luce delle scale funzionava o no, e neanche i campanelli". "Ho visto la lettera Inps del medico fiscale nella cassetta della posta il pomeriggio del giorno dopo, ma era tardi". La donna ha poi fatto regolarmente il 30 gennaio la visita di controllo.

Ma solo pochi giorni fa arriva a casa della donna - che è ragioniera contabile in una ditta di Montecchio, la Se.Pa. srl – la seguente lettera: "Gentile Patrizia Ferro, la sua assenza alla visita medica di controllo del 25 gennaio scorso risulta ingiustificata. Di conseguenza, i giorni di malattia avranno la trattenuta economica secondo le seguenti modalità: prima assenza ingiustificata, trattenuta dell’intera indennità fino a 10 giorni a partire dall’inizio dell’evento".

"Io chiedo – dice adesso il marito della donna – un po’ di buon senso. Le cose sono andate come ho raccontato. Il campanello non funzionava. Ma non lo sapevamo. E non mi pare giusto che mia moglie ci rimetta 200 euro per un motivo del genere, visto che lei in casa c’era". "Sono andato anche alla Cgil a illustrare il caso, ma mi hanno detto che è difficile ottenere qualcosa". Intanto, due sviluppi.

Primo, l’azienda ha comunicato alla donna che l’Inps le applicherà il massimo della detrazione: cioè 10 giorni. Secondo, la famiglia il campanello ora l’ha messo, funzionante e collegato direttamente a casa loro, perchè nel condominio ancora la luce non c’è. Conclude la diretta interessata, Patrizia Ferro: "Io in realtà di colpe non ne ho. E’ il principio che mi interessa. La mia azienda comunque mi viene incontro, non togliendomi la sua parte di soldi. Abbiamo la ricevuta del contratto della luce staccato. Farò ricorso".

Alessandro Mazzanti