Assistenza sanitaria, la proposta: "Serve ambulatorio complementare"

Interrogazione regionale da parte della consigliera Marta Ruggeri del M5S che delinea nuovi obiettivi "Occorre mettere insieme le competenze dell’Ast1 insieme a quelle dell’Istituto di Medicina Naturale".

Assistenza sanitaria, la proposta: "Serve ambulatorio complementare"

Assistenza sanitaria, la proposta: "Serve ambulatorio complementare"

Un centro pilota sperimentale per la medicina non convenzionale potrebbe nascere a Urbino. È la proposta formalizzata in Consiglio regionale con una mozione dalla consigliera Marta Ruggeri, del Movimento 5 Stelle: "La mia proposta è di valutare l’opportunità di supportare il progetto pilota di un Centro Sperimentale Convenzionato denominato ‘Restare e tornare in salute’, sviluppato dal Polo di Medicina Integrata dell’Istituto di Medicina Naturale di Urbino, che spero venga discussa presto e votata all’unanimità". L’idea di Marta Ruggeri nasce dal fatto che a Urbino è presente da decenni l’Istituto di Medicina Naturale, un progetto culturale sulle medicine complementari e sulla prevenzione primaria, al cui interno ricade il Polo di Medicina Integrata, unito a doppio filo al Festival Biosalus. Prosegue Ruggeri: "Entrambi sono nati dallo stesso ideatore, Antimo Zazzaroni, che ho avuto il piacere di conoscere. Mi ha presentato l’idea di un progetto pilota per l’avviamento di un Centro Sperimentale Convenzionato, appunto presso il Polo di Medicina Integrata di Urbino, allo scopo di dimostrare la possibile diminuzione dei costi della spesa sanitaria per il servizio sanitario regionale, in particolare nei casi di patologie croniche e, contestualmente, che la salute di soggetti presi in carico possono ottenere un evidente vantaggio anche dal punto di vista salutistico. Inoltre, presso Oncologia dell’Ast1 Pesaro Urbino è in via di creazione un ambulatorio di Oncologia Integrata che si ispira agli stessi principi". A sostegno della bontà e utilità del progetto, due dati di fatto, oltre al costante aumento di popolazione affetta da patologie croniche che comporta ingenti spese per la Regione: la legge regionale 43 del 2013 tutela le medicine complementari come l’agopuntura, la medicina tradizionale cinese, la fitoterapia; poi c’è l’esempio toscano, dove la regione già dal 1996 ha realizzato un percorso per includere le medicine complementari nei Piani sanitari regionali.

Gio. Vol.