Pesaro, bagnini in rivolta contro le multe

I titolari dei locali del Pesarese e del Fanese invocano regole chiare

Una festa al Caletta 52 (Fotoprint)

Una festa al Caletta 52 (Fotoprint)

Pesaro, 13 agosto 2018 - Sono sei i locali multati il primo e il 14 luglio scorso: Bagni Bibi, Caletta 52, Green beach, bagni Itaca, Chalet a mare e Bahia del Sol. Alcuni avevano già avuto multe negli anni scorsi per lo stesso motivo, ma non c’era stato alcuna differenza rispetto a prima. Le feste erano continuate ma questa volta non è andata così.

Davide Mariotti della Bahia del Sol dice: "Venerdì mattina, 10 agosto, ricevo il verbale. I vigili scrivono che nel sopralluogo fatto il 14 luglio avevano trovato dei minorenni, che non c’erano bagni aggiuntivi e che avevamo spostato le sedie e i tavoli per far ballare più di 200 persone. Come se non ci fossero uscite di sicurezza. Ma siamo in spiaggia, è tutto aperto, quale rischio poteva esserci? Avevamo ovviamente la sicurezza a garantire la tranquillità. Ma venerdì leggo questo verbale e rimango di stucco perché il 14 luglio, quando sono venuti, non mi hanno detto o contestato nulla. Sono andati via semplicemente".

 "Venerdì sera – continua Simone – per la notte delle candele in spiaggia, passa qui il sindaco Ricci e gli dico di questo verbale che io e altri cinque avevamo avuto. Mi risponde di non saperne niente e di mandargli copia il giorno dopo per vedere cosa si poteva fare. Io gli ho mandato tutto. Poi sabato sera mi chiama il comandante dei vigili urbani Galdenzi e mi informa che le feste programmate potevano essere fatte ugualmente. A quel punto io l’avevo già fatta il venerdì mentre ho annullato quella del prossimo venerdì e per ferragosto. Adesso ci dobbiamo incontrare col sindaco Ricci".

"Ma la mia domanda – dice Simone Mariotti – è questa: è mai possibile che a Pesaro non ci sia mai un regolamento chiaro che permetta di organizzare una festa a settimana, dalle 22, con la chiusura alle 2 di notte, avendo la sicurezza e tutto quello che serve? Ma perché ci dobbiamo sentire sempre dei criminali che violano la legge per fare il nostro mestiere di operatori del turismo? E’ così difficile elaborare qualche regola chiara per consentire anche a Pesaro di trattenere le persone nella propria città e offrire una qualità del divertimento come si deve? Se continuano così, con i verbali, le ordinanze di chiusura, le minacce di finire in tribunale per aver messo su musica per far divertire due ore il turista e il ragazzo pesarese, allora si ha un’idea di città che non è adeguata al turismo. Vediamo cosa ha da dirci il sindaco dopo aver visto le nostre multe".