Cade per entrare in ospedale, fa causa e perde

Tribunale nega i danni ad una centenaria che era stata travolta dalla porta girevole .

Cade per entrare in ospedale,  fa causa e perde

Cade per entrare in ospedale, fa causa e perde

Rimase incastrata nella porta girevole all’ingresso dell’ospedale di Urbino procurandosi delle lesioni. Ha presentato denuncia per esser risarcita ma ora il tribunale l’ha condannata a risarcire il nosocomio urbinate di 4000 euro più le spese legali. Becco e percosso, cornuto e mazziato, il danno e la beffa: scegliete voi il modo di dire ma questo, in buona sostanza, è il succo della vicenda accaduta alla figlia di un’anziana, quasi centenaria paziente che, nell’ottobre 2020, stavano andando insieme in ospedale per una visita medica. Mentre le due donne passavano nella porta girevole automatica posta all’ingresso, infatti, sono entrambe cadute perché la porta girava più velocemente del passo dell’anziana madre e la figlia è rimasta incastrata tra le ante. Insieme a loro c’era anche il figlio dell’anziana paziente che ha raccontato di aver cercato, invano, una carrozzella per far accomodare la mamma. La carrozzina non sarebbe stata trovata e quindi la donna è stata sorretta dai due figli per passare dalla porta girevole.

Il tribunale di Urbino, tuttavia, ha respinto la richiesta di risarcimento della donna (che ammontava a poco più di diecimila euro) perché non sarebbero state utilizzate tutte le cautele previste dalla situazione.

"La porta girevole è realizzata a tre ante mobili e all’interno ha un diametro di 3 metri e più persone vi possono agevolmente entrare contemporaneamente – si legge nella sentenza -, il pavimento è antiscivolo e ha un piano di calpestio zigrinato, per garantire una maggiore aderenza al passaggio e la porta è dotata di un sensore che blocca il movimento quando incontra una resistenza per la presenza di un ostacolo. Fuori della porta vi sarebbe un pulsante visibile con il simbolo grafico della disabilità che va premuto se deve entrare una persona con ridotta mobilità e che azionando il pulsante, la porta procede più lentamente, permettendo al soggetto con ridotta mobilità di proseguire con il passo più a rilento. Vicino alla porta girevole vi sono comunque delle normali porte destinate al passaggio delle barelle e dei fornitori e che possono essere utilizzate se vi sono particolari difficoltà di deambulazione".

In poche parole, secondo il giudice civile, i figli dell’anziana non avrebbe utilizzato tutte le cautele necessarie e per questo, la centenaria e la figlia, entrambe cadute per la spinta data loro dalla porta girevole, non solo si sono viste respingere la loro richiesta di risarcimento danni ma sono state condannate a pagare le spese processuali in favore dell’Azienda sanitaria regionale.