REDAZIONE PESARO

"C’è sempre qualcuno che ti vede perfetta"

"C’è sempre qualcuno che ti vede perfetta"

"Piacere mi chiamo Donna, convivo col difetto e con la vergogna. Se giro con i tacchi e la gonna corta, se sono troppo magra o troppo rotonda": sono queste le parole con cui si apre il brano “Bella così” di Chadia Rodriguez e Federica Carta, canzone nata da un progetto contro la violenza, il cyberbullismo e il body shaming (ossia la derisione di una persona per il suo aspetto fisico)".

"Mi hanno chiamato secca e balena, gridato in faccia e sussurrato alla schiena", continua la canzone che abbiamo scelto di cantare in questa giornata dedicata alla lotta contro le discriminazioni e le disuguaglianze di genere. La parola è la prima e principale tecnologia veramente umana: permette di dare o di togliere senso alle cose, di curare o distruggere. Le parole creano la realtà e curano i corpi, ci ricorda lo scrittore Alessandro D’Avenia. Eh sì le parole, talvolta, feriscono più di qualsiasi altra cosa. E noi adolescenti dobbiamo prendere consapevolezza del fatto che abbiamo una grande responsabilità quando ci confrontiamo con l’altro, quando parliamo o scriviamo. Troppo spesso, purtroppo, le persone più deboli e fragili, anziché essere aiutate e sostenute, vengono derise e disprezzate.

"Io mi piaccio così e se mi va di farlo, faccio così" continua il testo, solo quando si trovano la forza e il coraggio di lasciarsi le critiche e i pregiudizi alle spalle ci si accorge che, in fin dei conti, ciò che conta maggiormente è l’accettazione di sé stessi perché… "c’è sempre qualcuno che ti aspetta ed ai suoi occhi sei perfetta ed un giorno capirai quant’eri stupida. Perché sei bella così".

Oh donna, sì, sei bella così! Solo chi non ti ama ti vuole diversa.

Classe III C