SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

"Ciao capitano, sarai sempre con noi"

Ieri in Duomo l’ultimo saluto a Fiorenzo Troisi, l’ex ufficiale della Municipale. "Non dimenticheremo il suo modo di affrontare la vita"

di Solidea Vitali Rosati

E’ uscito dal Duomo sorretto da sei veterani motociclisti del corpo di polizia locale. Il feretro è stato sempre preceduto dal rombo di cinque motociclette di servizio. Così Fiorenzo Troisi, vinto da un male incurabile all’età di 69 anni, agente della municipale dal 1979 dopo la carriera dei reparti celeri della Polizia di Stato, è stato salutato da quanti, tanti, lo hanno stimato professionalmente e gli hanno voluto bene. Un sentimento ben rappresentato dal lungo striscione impressionato con la fotografia di Troisi, centauro in divisa, la scritta: "Ciao capitano, sarai sempre con noi". Già perché al di là del fatto che Troisi in pensione ci è andato da commissario capo, lui per carattere e passione indossava bene il ruolo di capitano. "Uomo di grande valore morale era un leader grintoso e un trascinatore" è il tratto che tutti gli riconoscono, capace di contraddistinguerlo fuori e dentro il corpo di polizia locale. Troisi infatti ha contribuito a fondare la squadra di football americano degli Angels Pesaro, vivendola prima da giocatore e poi da dirigente. Ieri al funerale insieme alle divise blu, impeccabili, hanno partecipato i vertici e una delegazione degli Angels. Per ricordare il padre Gianluca Troisi, però non ha usato la poesia di Whitman, ma "Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez – testimonia la comandante della Polizia locale, Francesca Muzzini –. La lettera che ha letto Gianluca è stata commovente: ha incontrato il desiderio di tutti quanti noi che mai dimenticheremo le doti di Fiorenzo e le esperienze condivise". Così – affinché "il presente sia già anche percepito nella prospettiva di passato che gli darà futuro" (cit. Cent’anni di solitudine) – il collega Paolo Bacchiani ha ricordato gli anni gli esordi, 42 anni fa, ma soprattutto le caratteristiche umane e professionali di Fiorenzo; Nerina Paci ha letto la preghiera del vigile urbano; don Enrico, chiamato in cattedrale a celebrare le esequie di Troisi, ha affrescato le tante intense relazioni intessute fuori e dentro Villa Fastiggi.

"Attraverso le testimonianze di tutti – conclude Muzzini – Fiorenzo ci ha dato modo di ricordare momenti tristi, allegri e anche quelli importanti in cui è stato necessario farci forza tutti insieme. Soprattutto non dimenticheremo il suo modo energico e volitivo di affrontare la vita". Lascia due figli, Gianluca e Lorenzo e la moglie Francesca. Veramente un capitano di cui sarà sempre orgogliosa Nina, la nipotina.