Cinghiale morto: "Nessuna bomba, sbranato da altri animali"

Fermignano, i residenti avevano segnalato un boato, doppio sopralluogo dei carabinieri forestali: "Non ci sono tracce di esplosione"

Il sopralluogo dei forestali e la carcassa dell’animale

Il sopralluogo dei forestali e la carcassa dell’animale

Fermignano  (Pesaro e Urbino), 25 aprile 2018 – Nessuna bomba esplosa, il cinghiale è morto per cause ancora da definire e la carcassa è stata poi dilaniata da animali selvatici.

Questo il responso dato questa mattina dai carabinieri forestali della caserma di Cagli che hanno svolto un sopralluogo in località Zaccagna, a Fermignano, per visionare la carcassa di cinghiale che alcuni residenti del posto avevano segnalato pochi giorni prima. Segnalando un particolare che aveva allertato i militari: «Abbiamo sentito un forte boato, poi un pescatore ci ha segnalato quel cinghiale morto: la testa dilaniata, le zampe staccate e lontane dal corpo».

Da qui l’allarme e la necessità di un doppio sopralluogo, ieri e stamani: se davvero fosse stato un residuato bellico ad uccidere l’animale, che lo avrebbe innescato casualmente mentre ruspava, era obbligatorio transennare immediatamente la zona, per ragioni di incolumità pubblica.

Ma i militari questa mattina non hanno trovato nessuna traccia di esplosione. Secondo i primi rilievi, l’ungulato è morto giorni prima e poi lupi o anche altri carnivori (è una zona di campagna vicina al metauro) si sono cibati del corpo, facendolo a pezzi. Domattina con il Cras (il centro recupero animali selvatici) verrà recuperata la salma e smaltito ciò che resta dell’animale. Risolto il mistero, almeno così pare.