GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Città in lutto per la morte di Gianfranco Rossi

Fu direttore amministrativo per l’Ateneo, per decenni è stato al fianco di Carlo Bo. Il cordoglio del magnifico rettore e del sindaco

Fu direttore amministrativo per l’Ateneo, per decenni è stato al fianco di Carlo Bo. Il cordoglio del magnifico rettore e del sindaco

Fu direttore amministrativo per l’Ateneo, per decenni è stato al fianco di Carlo Bo. Il cordoglio del magnifico rettore e del sindaco

Lutto nel mondo universitario e cittadino urbinate: si è spento ieri mattina Gianfranco Rossi, direttore amministrativo dell’ateneo dal 1978 al 2002. Aveva 90 anni e lascia moglie, figlia e due nipoti. Immediato il cordoglio dell’università: "Ci uniamo al dolore della famiglia, della moglie Adelaide e della figlia Enrica – dicono il rettore Giorgio Calcagnini e il direttore generale Alessandro Perfetto –; Rossi è stato per tanti anni alla guida amministrativa dell’ateneo ricoprendo un ruolo cruciale. Stimatissimo da docenti, colleghi e collaboratori, ha affrontato al fianco di Carlo Bo alcuni dei passaggi che più hanno caratterizzato la storia dell’Università e della città. Pensiamo ai quattro collegi universitari realizzati tra il 1962 e il 1983, alla facoltà di Magistero, sorta nel 1982, alla nascita di nuovi corsi, che dagli anni ‘70 in avanti hanno dato nuovo impulso al nostro ateneo".

Rossi, che gli ex colleghi chiamavano affettuosamente il “dottor Rossi“, era nato a Urbino nel 1935 e si era laureato in Giurisprudenza. Celebre la sua passione venatoria. Una volta approdato professionalmente all’Università aveva ricoperto vari incarichi fino, appunto, a quello di direttore amministrativo. Con Bo aveva condiviso tantissimi incontri con figure di primo piano del mondo della cultura e delle istituzioni passate per l’Università. Tra le immagini di archivio che lo ritraggono accanto al rettore, celebre quella scattata nel maggio del 1988 insieme al re d’Inghilterra Carlo III, allora principe di Galles. In occasione del ventennale della morte di Bo, Rossi aveva detto: "Mi ritengo un uomo fortunato perché quando si parla di Carlo Bo viene spontaneo identificarlo con il grande letterato, lo scrittore e il raffinato giornalista, mentre io ho avuto la possibilità di poterlo conoscere anche nella sua attività di governo dell’Ateneo, svolta con acute intuizioni, brillante lungimiranza e profonda concretezza".

Anche il Comune ha inviato un messaggio: "Ci aggreghiamo al cordoglio – scrive Maurizio Gambini – per una figura storica di Urbino: nei decenni in cui ha lavorato nell’ateneo, ha vissuto in prima persona tanti avvenimenti importanti che hanno segnato la storia dell’Università e anche della nostra città. È stato un uomo e un professionista stimato e sono sicuro che sarà sempre ricordato con affetto nell’ambiente accademico e da tutti coloro che lo hanno conosciuto. Alla moglie, alla figlia e a tutta la sua famiglia rivolgo le mie condoglianze personali che si uniscono a quelle di tutta l’Amministrazione". I funerali si terranno in Duomo domani alle ore 15,30.

Giovanni Volponi