REDAZIONE PESARO

Cna: "Le banche abbandonano l’entroterra"

Tredici Comuni senza sportelli finanziari, scarse le Poste: "Diventa impossibile fare impresa in certe zone. Resistono solo le Bcc"

Michele Matteucci, presidente provinciale di Cna. Denuncia la fuga delle banche dall’entroterra

Michele Matteucci, presidente provinciale di Cna. Denuncia la fuga delle banche dall’entroterra

Banche in fuga dall’entroterra. Non ce ne sono più a Belforte all’Isauro, Borgo Pace, Fratterosa, Frontino, Isola del Piano, Lunano, Mombaroccio, Montecalvo in Foglia, Montecerignone, Montegrimano Terme, Peglio, Pietrarubbia, Serra sant’Abbondio. Lo dice Cna che scrive: "Quando si parla di isolamento dell’entroterra si deve tenere conto che molti cittadini della nostra provincia non sono uguali agli altri perché molto spesso vivono una condizione di isolamento e disagio aggravati non solo dalla lontananza dalla costa e dalle grandi vie di comunicazione ma anche dalla mancanza di servizi. Quella della chiusura di uffici pubblici e della desertificazione degli sportelli bancari è un gravissimo problema. ’E’ una deriva inarrestabile – afferma il presidente della Cna di Pesaro e Urbino Michele Matteucci - gli istituti di credito ristrutturano la rete degli sportelli ed a farne le spese sono i comuni montani e delle aree interne che restano senza una banca’.

Secondo i dati della Banca d’Italia, negli ultimi dieci anni hanno chiuso nella nostra regione 496 sportelli bancari, pari a -44 per cento. Una percentuale più alta della media nazionale (-37 per cento). Attualmente in regione gli sportelli bancari sono 633 pari a 43 ogni 100mila abitanti, rispetto ad una media nazionale di 37 ogni 100mila abitanti. In Italia gli sportelli bancari tra il 30 giugno 2023 e il 30 giugno 2024 sono scesi da 19.929 a 11.668. Hanno chiuso in 8.261.

Secondo una indagine del Centro Studi Cna Marche su dati della Camera di Commercio, sono 66 su 225 i Comuni marchigiani senza sportelli bancari. In 34 casi lo sportello c’è ma solo con il Bancomat e senza addetti.

"Siamo la seconda provincia più penalizzata – dice il direttore Cna di Pesaro e Urbino Claudio Tarsi - ad essere “scoperti” sono infatti 13 comuni del territorio. La progressiva riduzione degli sportelli bancari sta lasciando senza servizi quasi un terzo (29,3%) dei Comuni. A chiudere sono soprattutto i grandi gruppi bancari mentre tengono le Bcc. Si tratta di banche fortemente radicate sul territorio marchigiano che hanno mantenuto immutato il numero degli sportelli bancari”.

“La chiusura degli sportelli bancari – commenta ancora Matteucci - ha avuto come conseguenza, il maggior utilizzo, da parte dei cittadini dei servizi di home banking’. Nel 2023 sono stati 68 su 100 i clienti che si sono avvalsi di canali bancari digitali. Inoltre l’85 per cento dei bonifici è stato fatto con modalità telematica o telefonica".