Pesaro, il Cocobongo bruciato. "Aiutateci a ripartire"

Il locale andò in fiamme nell’ottobre scorso, ora clienti e amici dei titolari organizzano una cena per sostenere le spese di rifacimento

Pesaro, Alessandro Corsini al bar Cocobongo (Fotoprint)

Pesaro, Alessandro Corsini al bar Cocobongo (Fotoprint)

Pesaro, 19 febbraio 2020 - Il Cocobongo in fumo. E’ l’ultima immagine che i titolari – Riccardo Corsini e la moglie Gigliola insieme ai figli Massimiliano e Alessandro – hanno del loro locale, il ristorante sulla spiaggia di Levante davanti ai Bagni Primavera. Dopo tre notti insonni da quel drammatico 24 ottobre tutti si sono rimboccati le maniche per recuperare l’investimento di una vita di lavoro. "Ma è dura", ammette Massimiliano Corsini dietro il bancone del ristorante La Testa del Re, l’attività che impegna padre, madre e i due fratelli, d’inverno. "Per la nuova normativa sulla sicurezza definire il progetto, sono serviti tre ingegneri. Per iniziare i lavori aspettiamo la conferenza di servizi - conferma Massimiliano –. Il nostro obiettivo è di riaprire ad aprile o alla peggio a maggio. Ce la faremo, ce la mettiamo tutta per farcela".  

Oggi del Cocobongo, ristorante da 170 coperti, in spiaggia è rimasto solo un muro annerito. Tutto intorno devastazione e materiale bruciato. Consapevoli di quanto pesante sia stata la batosta, in molti si sono mobilitati per dare un sostegno concreto alla famiglia. "E’ vero abbiamo un’altra attività, ma per rientrare degli investimenti e dei danni ci vorrà tanto di quel tempo – commenta Gigliola, da sempre a fare la differenza in cucina – che non nascondo i dubbi. Ce la faremo? Il locale non era coperto da assicurazione. Le ore che lavoriamo non le contiamo. Devo essere sincera: la solidarietà della gente ci dà molta forza e coraggio". I primi a mobilitarsi per i colleghi colpiti dalla sventura dell’incendio sembra scaturito da un corto circuito (ma le indagini sono ancora in corso) sono stati i bagnini. L’associazione presieduta da Paolo Sorace pare che paghi la quota parte del salvataggio in mare. Mentre dai clienti storici è arrivata l’ultima, in ordine di tempo, dimostrazione di vicinanza. "Abbiamo voluto organizzare una cena, aperta a tutti, nel ristorante dei Corsini La Testa del Re – spiega Edda Bassi, ex consigliera comunale e cliente affezionata da quando aveva sedici anni dei Bagni Primavera di cui i Corsini sono proprietari –. L’appuntamento sarà per venerdì sera alle ore 21 : per 22 euro il menù prevede bis di primi; un tagliere di affettati Luzi e Porchetta della Fornarina. Prenotazioni vanno fatte allo 0721 67609".  

Edda, insieme a Daniela e Renato sdramatizzano: "Noi clienti della prima fila di ombrelloni – dicono – abbiamo sentito l’esigenza di mostrare la vicinanza ai Corsini. Così abbiamo lanciato il primo tam tam. La città come sempre è attenta e mostra il suo cuore d’oro. La cena è aperta a chi voglia unirsi in questo gesto che di per sé non risolverà, ma certamente rinfrancherà lo spirito di chi è stato colpito dalla sventura. Potrebbe capitare a chiunque: è giusto ed edificante per tutti che la comunità si scopra solidale".