
L’autismo ha incontrato il taekwondo con il progetto "Siamo grandi" nato su iniziativa dell’associazione Omphalos (in foto). Il taekwondo è l’arte marziale coreana che richiede flessibilità, equilibrio, coordinazione e forza, ma anche disciplina, perseveranza, controllo e concentrazione. Tutti elementi che nel disturbo dello spettro autistico sono carenti e di difficile raggiungimento. "Questi limiti – fanno sapere da Omphalos – non hanno fermato la responsabile Aida Picillo, la dottoressa Elena Bettini e il maestro Michele Bartolini, cintura nera terzo dan, che alcuni giorni fa hanno dato la possibilità ai ragazzi, che si allenano dallo scorso ottobre, di esibirsi davanti al pubblico. I ragazzi hanno lasciato tutti a bocca aperta soprattutto i due maestri della palestra ‘Taekwondo Adriatico’ , Luca Pagani cintura nera terzo dan, Matteo Mezzanotti cintura nera quarto dan e il maestro Moris Marchionni cintura nera sesto dan della palestra Yi Sun Sin Taekwondo Academy".