"Contro l’alluvione, lavori per 700mila euro"

Il Consorzio di Bonifica snocciola le cifre dell’attività svolta. Altri 5 milioni programmati. Netti: "La prevenzione costa 1, la riparazione 5"

"Nessun altro avrebbe potuto fare questo lavoro. E nessuno in questi tempi". A poco più di due mesi dall’alluvione che ha colpito le Marche del nord, il Consorzio di bonifica regionale fa il punto degli interventi svolti e programmati. Rivendicando con una punta di orgoglio, con le parole del presidente Claudio Netti, il ruolo – quello di soggetto attuatore per i territori interessati dall’alluvione, come da decreto del Commissario delegato - le competenze e la celerità, ‘visto che i tempi per la rimozione dei danni erano strettissimi’. Numeri alla mano: 89 interventi già eseguiti in emergenza per circa 700.000 euro (39 nei territori di Cantiano, Frontone, Serra S. Abbondio, Pergola, Mondavio, Colli al Metauro), 64 programmati per quasi 5 milioni di euro. "Abbiamo sguinzagliato i nostri agronomi sul territorio, hanno lavorato giorno e notte con passione. Questo ci ha consentito di inserire nella programmazione una serie di opere". Cosa vuol dire soggetto attuatore? "Agire in posizione diretta, esentati da un po’ di burocrazia. Nel momento in cui dovessero arrivare oggi i soldi, domani li cantieriamo". Tutto ciò in stretta sinergia con la Regione. La macchina non solo si è riaccesa per il presente: "Abbiamo rimesso in moto opere per 46 milioni di euro, fondi disponibili da tempo e non utilizzati. E’ pesante dover ancora discutere delle alluvioni del 2006".

La conferenza stampa, nella sala del consiglio comunale, presenti i rappresentati di Coldiretti (il direttore Claudio Calevi) e Cia (il presidente regionale Taddei), è stata anche l’occasione per spiegare le competenze del Consorzio: "Noi per legge ci occupiamo della manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua minori, finanziata con la contribuenza. Ed è una camicia che ci sta stretta. Il resto è demandato alla Regione, che ha le competenze ma per i finanziamenti dipende dal ministero".

A proposito: a fronte dei danni stimati in regione per un miliardo, nella prossima finanziaria ci sono 400 milioni. Netti ha parlato anche di prevenzione: "La prevenzione costa uno, la riparazione 4 o 5 volte tanto". E come farla? "Fosse per me, approverei subito la legge sul consumo di suolo zero; non costa nulla. Poi delocalizzerei tutte le abitazioni in zone R4 (le più a rischio, ndr). E creerei un sistema di casellanti idraulici. Se ti attrezzi, ogni rischio diventa abbordabile". Dagli amministratori locali un invito pressante: rimuovere al più presto i tronchi ammassati negli alvei.