Pesaro, venerdì 3 aprile 2020 – Appena 132 nuovi casi su 735 campioni esaminati. Sono i numeri dell'aggiornamento quotidiano redatto dal Gores, che indicano una complessiva stabilizzazione della diffusione del contagio, che però continua a mietere vittime: 17 nell'ultimo bollettino di ieri, 577 dall’inizio dell’epidemia, che mettono le Marche al quinto posto in Italia nel rapporto tra decessi e numero di abitanti.
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Nove vittime risiedevano nel pesarese, avevano tra i 64 e i 90 anni d’età, e tutti erano affetti da patologie a parte due. Sei abitavano a Pesaro, tra cui spicca il nome di Luigi Mascia, titolare insieme al fratello Nicola della nota attività di panificazione nel centro della frazione di Villa Fastiggi; uno a Vallefoglia, uno ad Urbino e un altro a Cantiano.
Nonostante il rallentamento della curva del contagio, i reparti di terapia intensiva continuano a essere vicini all'accoglienza massima: dei 254 ricoverati tra Pesaro ed Urbino, 35 si trovano in Rianimazione a Pesaro e 9 ad Urbino, 129 sono nel reparto semi-intensivo del San Salvatore, e 42 e 37 sono negli altri reparti.
Rispetto ai territori, il maggior numero di contagi è ancora ad appannaggio della nostra provincia, con 1.786 casi (+30 rispetto a ieri e una crescita dell'1,7%); seguono le province di Ancona (+52, +4,3%), Macerata (+28, +5,2%), Fermo (+14, +4,9%) e Ascoli Piceno (+5, +2,2%).