Coronavirus, laurea magistrale in Medicina ai tempi del Covid

La fanese Sofia Binci scrive, a nome di tutti i colleghi, una lettera di ringraziamento ai professori in prima linea nella battaglia

Sofia Binci

Sofia Binci

Fano, 25 marzo 2020- Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia ai tempi del coronavirus: ieri è stato il grande giorno per una trentina di giovani dell'Università Politecnica delle Marche. A sottolineare la particolarità del momento ci ha pensato la fanese Sofia Binci che, a nome di tutti i suoi colleghi, ha voluto dire grazie ai suoi professori in prima linea nella battaglia contro il virus.

“Questo giorno speciale, lo dedichiamo a voi”. “Lo abbiamo sognato, desiderato da sempre. Ne abbiamo tracciato i contorni - scrive Sofia - nella nostra fantasia fin da piccoli quando, orgogliosi, dicevamo a tutti di voler “fare il dottore” da grande. Lo aspettiamo da quando, sei anni fa, abbiamo passato il test d’ingresso. Questo giorno era per noi come l’atterraggio sulla Luna per un astronauta. Ci è comparso in sogno di notte quando stremati eravamo relegati in casa per una 'quarantena da studio'”. Ieri abbiamo raggiunto questo giorno importante e no, non è stato come lo avevamo sempre immaginato. 

Questo giorno è stato ancora più speciale, non perché abbiamo presentato i nostri lavori davanti ad un Pc e non nell’aula magna della nostra università tra familiari, amici e professori. Questo giorno è stato ancora più speciale perché ci ha ricordato il significato profondo della nostra professione che è anche il significato della nostra vita. A coloro che credono che essere medici sia un privilegio noi ricordiamo che si sbagliano. Essere medici è sacrificio, abnegazione, è rinunciare a giorni di riposo, a feste in famiglia. Significa vivere giornate in cui l’unica luce che vedi è quella di una corsia di reparto o quella della sala operatoria e non importa che sia un giorno feriale o domenica o il compleanno di tuo figlio o Natale. Lo è da quando entriamo in Facoltà e lo sarà per il resto della nostra vita. Ed anche ieri, nel giorno della nostra laurea, ne abbiamo preso maggior consapevolezza. Tuttavia siamo grati perché il nostro sogno si è realizzato e non vediamo l’ora diventi il nostro lavoro. Il nostro posto è al fianco di chi soffre ed ha bisogno di noi.

Il pensiero più bello lo destiniamo al rettore della Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, al preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Marcello D’Errico, a tutti coloro che negli uffici della nostra università ci hanno permesso di realizzare questo traguardo con ogni mezzo (sotto tutti i punti di vista). In particolare grazie ad Anna e Rosanna della segreteria studenti: valide professioniste su cui abbiamo sempre potuto fare affidamento anche (e soprattutto) nei giorni più scuri. Il ringraziamento più grande, tuttavia, lo riserviamo ai nostri professori ed alle nostre professoresse che prima di essere insegnati, sono medici. Infettivologi, anestesisti-rianimatori, chirurghi, clinici, internisti, radiologi, igienisti, medici legali. Nonostante un’emergenza così grave non hanno rinunciato ad essere al nostro fianco (seppur virtuale) in questo giorno speciale. Pensiamo ai nostri futuri colleghi e anche agli infermieri che sono al loro fianco: grazie per il grande esempio che state donando a noi ed al Paese, grazie per essere silenziosi eroi quotidiani da sempre e non solo ora”.