Coronavirus Pesaro, mascherine? In farmacia le 'top' a 6 euro

La maggior parte delle comunali è rifornita, così come le private. E c’è chi solo nel mese di aprile ne ha vendute 14mila

La farmacista mostra le mascherine

La farmacista mostra le mascherine

Pesaro, 8 aprile 2020 - La maggior parte delle farmacie pesaresi, in quanto a mascherine, è ben rifornita. Del resto, ai tempi del Covid-19, i cittadini escono solo per fare la spesa, andare al lavoro o in farmacia a comprare medicinali e mascherine. E queste, dopo una prima fase in cui sembravano scarseggiare, ora non mancano più. Certo, ci sono ancora farmacie che attendono i rifornimenti e che sono attualmente sprovviste, ma si presuppone che, anche qui, ne arrivino presto in grosse quantità.

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Nelle 9 farmacie comunali gestite da Aspes, come ha fatto sapere lo stesso presidente Luca Pieri, «le mascherine sono disponibili in maniera continuava da oltre una settimana, sia quelle di tipo di chirurgico, che quelle in cotone anallergico lavabili, ma anche le Ffp2/Kn95». Anche sui costi, i cittadini non devono temere: si va da un minimo di un euro e 30 centesimi per quelle di tipo chirurgico ad un massimo di 6 euro, per quelle di tipo Ffp3. Rifornita, da sempre, la farmacia comunale di via Giolitti, che è aperta tutto l’anno: «Nel nostro magazzino le mascherine ci sono sempre state – sottolinea la direttrice Tiziana Scola –, Aspes ci ha rifornito in maniera continuativa. Tra l’altro, la richiesta, nell’ultimo periodo, è stata altissima: dal primo aprile ad oggi ne abbiamo già vendute 14mila. Questa farmacia, aperta tutto l’anno, ad orario continuato, rappresentata un punto di riferimento nella città di Pesaro: chi ha bisogno delle mascherine, sa che qui può trovarle. I prezzi? Vanno da un minimo di un euro e 30 centesimi per quelle chirurgiche, fino ad un massimo di 6 euro per le Ffp2, che sono quelle più particolari, utilizzate anche dagli operatori sanitari che stanno in contatto con malati ed immunodepressi». 

Insomma, anche per i farmacisti, nell’ultimo periodo, c’è stato tanto da lavorare. In prima linea anch’essi, i quali, in piena emergenza Coronavirus, da oltre un mese sono impegnati per garantire un buon servizio ai propri clienti. «Noi siamo stati riforniti da Aspes e di mascherine ne abbiamo – racconta Francesca Rubboli, della farmacia comunale di Pantano, in via Dandolo –. Ve ne sono di tutti i tipi e i prezzi vanno da un minimo di un euro e 30 per quelle chirurgiche, 4,50 per le lavabili e 6 euro per le Ffp2». 

Nella farmacia privata Albini di via San Francesco, invece, le mascherine devono ancora arrivare, ma la consegna dovrebbe avvenire nel giro di breve. «Ho fatto un ordine a metà marzo – ammette il titolare Lorenzo Albini Riccioli –, dovevano arrivare le mascherine nel giro di 10 giorni, poi ci è stato comunicato che sono state bloccate alla dogana in Turchia. Dunque, mi sono attivato per ordinarle da un grossista di Rimini che mi aveva garantito che mi sarebbero state consegnate nel giro di una settimana. Le aspettavamo per oggi (ieri, ndr), invece mi è stato detto che sono state bloccate alla dogana di Milano. Ora sono in attesa di riceverle, sembra per venerdì. Ne sto attendendo 4mila, di tipo chirurgico. E le ho già pagate. Quindi spero di poter soddisfare al più presto i tanti clienti che in questi giorni ci hanno telefonato».