Creata l’Unione di ’scopo’. Tre candidati sindaci uniti

Biancani per Pesaro, Scaramucci per Urbino e Ucchielli per Vallefoglia si sono ritrovati a Trasanni per stabilire cosa fare per tutta la valle del Foglia.

Creata l’Unione di ’scopo’. Tre candidati sindaci uniti

Creata l’Unione di ’scopo’. Tre candidati sindaci uniti

Tre candidati sindaci, una strada che li unisce, una firma per il futuro. È di l’altro ieri l’iniziativa del ‘Patto di Trasanni’, che ha visto riuniti nella frazione urbinate i tre candidati di centrosinistra di altrettanti comuni al voto: Andrea Biancani per Pesaro, Federico Scaramucci per Urbino e Palmiro Ucchielli per Vallefoglia. I tre candidati hanno parlato di "una prospettiva finalmente dinamica e operativa per collegare con infrastrutture moderne e veloci l’obsoleto asse viario Urbino-Pesaro. Siamo ripartiti da un progetto del 2012 ma ricordando che la strada urbinate non è più di competenza della Provincia ma di Anas, e dunque ci potrebbero essere finalmente le risorse per un progetto di collegamento veloce e adatto a rilanciare economia, sicurezza stradale e turismo. In questi dieci anni non si è costruito nemmeno un metro di questa strada e non possiamo più aspettare". Il patto siglato dai tre candidati ha tre scopi principali: la mobilità e le infrastrutture sostenibili; i servizi pubblici locali affidati alle società partecipate; le nuove prospettive provinciali alla luce di Urbino capoluogo. Riguardo la prima direttrice, non solo una nuova strada: "Noi ci impegniamo – dice Scaramucci – a creare un asse tra Urbino, Pesaro e Vallefoglia, definire un progetto e trovare insieme le risorse per il miglioramento della SP 423 Urbinate, consentendo un percorso a scorrimento veloce che colleghi il territorio. Ma le infrastrutture non sono solo fisiche: sono anche digitali e ci impegneremo a rafforzare la transizione digitale, l’innovazione e la riorganizzazione amministrativa per garantire maggiori servizi in rete". Secondo punto del patto sono i servizi pubblici locali, che dovranno essere soggetti a indirizzi di carattere prioritariamente pubblico e dunque rispondere a esigenze e interessi prima di tutto dei cittadini e poi degli azionisti. "Gli azionisti pubblici devono tornare ad avere maggior peso e centralità nella gestione di servizi essenziali come l’acqua e i rifiuti. Sarà una priorità assoluta, viste anche le recenti e preoccupanti derive che hanno causato forti e motivate proteste come nel caso di Riceci. Un affaire che sta mettendo a rischio persino l’egida Unesco di Urbino, città tutelata non solo per il suo centro storico ma anche per il suo territorio incontaminato", aggiunge Scaramucci. Terzo e ultimo punto firmato è quello sulle istituzioni: è stato preso l’impegno di creare una sede del consiglio provinciale anche ad Urbino: "È inutile fare la voce grossa – hanno spiegato i tre – e lanciare sparate come la proposta di mettere la sede della Provincia presso l’edificio ex-megas del Sasso, se poi non si ottiene nulla e si viene subito smentiti. Questo dimostra che l’autoritarismo non è sinonimo di autorevolezza".

Giovanni Volponi