
Crollo verticale delle nascite in città. Solo 465 bebè l’anno scorso. Cento in meno rispetto al 2022
Calo della mortalità in provincia, che dopo la pandemia si conferma un trend in tutta la regione (ma che rimane sostanzialmente stabile nel comune di Pesaro) e crollo verticale delle nascite, questa volta in controtendenza rispetto a ciò che si rileva nelle Marche. E’ questo il quadro che emerge nel nostro territorio dall’elaborazione dei dati Istat sugli indicatori demografici relativi al 2023. Secondo l’analisi dell’istituto di statistica, i decessi registrati lo scorso anno in città sono stati 1.177, in linea con il 2022, quando i morti erano stati 1.176. Un dato che sottolinea come la situazione sia tornata vicina ai livelli medi degli anni pre-Covid, considerando il rapporto percentuale dei decessi rispetto alla popolazione, visto che negli ultimi anni nel comune sono aumentati anche i residenti. Solo nel 2020 infatti, l’anno di esplosione della pandemia, i decessi erano saliti di circa il 50% toccando quota 1.488. Stessa tendenza anche per quanto riguarda i dati della provincia di Pesaro Urbino, dove secondo i dati Istat sono stati segnalati circa 4.000 decessi nel 2023, in calo dell’11,1% rispetto all’anno precedente. Dopo gli anni del Covid torna infatti a salire anche l’aspettativa di vita per i pesaresi, con una media di 82,1 anni per gli uomini e 86 anni per le donne, tra le più alte in tutta Italia.
Sempre per quanto riguarda la provincia, l’età media della popolazione residente (che si attesta a circa 350.300 abitanti) è di 47,3 anni. Ma se dopo la pandemia, il dato sui decessi è tornato a stabilizzarsi, così non è stato per quello relativo alle nascite. Se le Marche nel 2023 fanno segnare sotto questo punto di vista dei timidi segnali di ripresa, Pesaro invece non riesce ad invertire la tendenza e secondo i dati Istat, registra nel 2023 un crollo vertiginoso delle nascite. Dall’analisi del bilancio demografico emerge infatti che lo scorso anno sono nati a Pesaro 465 bambini, di cui 234 maschi e 231 femmine. Cento bambini in meno rispetto al 2022, quando i neonati nella nostra città erano stati 565, in linea anche con le medie degli ultimi anni precedenti. Se invece andiamo a verificare i dati relativi ad oltre dieci anni fa, vediamo come in realtà le nascite siano drasticamente calate: nel 2012, per esempio, erano state 738. Stesso andamento anche per quanto riguarda la provincia, anche se in maniera più contenuta. Secondo i dati Istat nel 2023 le nascite sono state 2.000, con un calo del 4,2% rispetto all’anno precedente, il dato peggiore di tutte le Marche che invece dopo anni ha fatto segnare una leggerissima inversione di tendenza. Inoltre, nel 2023, sempre in provincia, il numero medio dei figli per donna è calato a 1,15 e l’età media al parto si è attestata a 32,7 anni, in linea stavolta con il dato regionale. Colpisce anche il dato relativo al tasso di natalità che da noi è del 5,8% (poco più di 5 bambini nati ogni 1000 abitanti), quando la media nazionale si avvicina invece al 7%, un dato già ai minimi storici che qui, anno dopo anno, non fa che peggiorare.
Alice Muri