REDAZIONE PESARO

Cronache dal lockdown. Multa da 400 euro: pagata. E la sanzione rispunta ora

"Sorpresa" di Natale di una 54enne che si vede arrivare la lettera della prefettura, nonostante il verbale fosse stato già saldato. "Fortuna che avevo la ricevuta" .

Lucia Fucci, 54 anni, pesarese, mostra l’ingiunzione della Prefettura per il pagamento di 411 euro

Lucia Fucci, 54 anni, pesarese, mostra l’ingiunzione della Prefettura per il pagamento di 411 euro

A raccontarle oggi, certe notizie, sembrano cronache marziane. Quindi vanno contestualizzate. Siamo a Pesaro, 11 aprile 2020, pieno lockdown. Una donna, al secolo Lucia Fucci, 54 anni, pesarese, passeggia a piedi nudi nell’acqua, in una spiaggia deserta. Deve riprendersi da un intervento al menisco. Le si avvicinano tre agenti, le fanno la multa. "Lei qui non può stare" dicono. "Sono state disposte misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19". E le fanno una multa di 400 euro. "Avevo con me la dichiarazione del medico di base – racconta Lucia Fucci –, quella dello specialista e un’autocertificazione, ma la polizia locale non le volle nemmeno vedere. Cosa potevo fare? Ho pagato, ed anche in fretta: almeno invece di 400 sarebbero stati 280 euro". Bonifico regolarmente effettuato al comando della Polizia locale.

Passano quattro anni tra la vigile attesa e il plasma iperimmune, gli anticorpi monoclonali, Pfizer, Moderna e AstraZeneca, il primo, secondo, terzo e quarto richiamo, e poi i no mask, i no vax, gli affetti stabili, la zona gialla e la zona rossa... Ma quattro anni dopo chi se li ricorda più? Invece, proprio 4 anni dopo, la vigilia di Natale, un balzo temporale si materializza in casa Fucci sotto forma di una lettera della Prefettura. E’ un’ingiunzione di pagamento: 400 euro più 11 di notifica. Perché a loro, quel bonifico per aver passeggiato sulla spiaggia, proprio non risulta.

"Per fortuna avevo conservato tutto", dice Lucia, e forte del suo dossier si reca al comando dei vigili producendo le prove della sua retta condotta. Ma non tutto si sistema. "Gli agenti della Polizia locale – racconta – mi hanno detto che avrei dovuto andare dalla Prefettura, perché evidentemente a loro non risultava quel pagamento. Ma io mi domando: se il bonifico l’ho fatto alla Polizia locale, non dovrebbero essere loro a parlare con la Prefettura? Perché devo perdere altro tempo per dimostrare di essere nel giusto? E cosa sarebbe successo se, quattro anni dopo, non avessi avuto la documentazione che attesta il bonifico? Mi avrebbero fatto pagare altri 411 euro? Vi sembra giusto?". Ma come dicevano gli antichi, dura lex sed lex, quindi Lucia Fucci, in Prefettura, presto o tardi ci andrà. E forse si sentirà davvero come un marziano a Roma.

Benedetta Iacomucci