ALICE MURI
Cronaca

Decreto flussi, raffica di richieste. Ben 1551 quelle fatte in provincia. Badanti e muratori i più ricercati

’Volano’ anche i cantieri navali, meno la meccanica. Il territorio di Pesaro secondo in regione solo ad Ancona

Decreto flussi, raffica di richieste. Ben 1551 quelle fatte in provincia. Badanti e muratori i più ricercati

Decreto flussi, raffica di richieste. Ben 1551 quelle fatte in provincia. Badanti e muratori i più ricercati

Sono oltre 1.500 le richieste presentate da imprenditori e famiglie della nostra provincia per l’ingresso di lavoratori extra Ue, come previsto dal regolamento del decreto flussi 2024. A dirlo sono i dati del ministero dell’Interno elaborati dal Sole 24 ore, che ha esaminato il numero di richieste pervenute negli ultimi click day del 18, 21 e 25 marzo. I dati sono aggiornati al 24 aprile, ma i richiedenti avranno tempo fino al 31 dicembre 2024, nonostante in tutto il Paese si siano di gran lunga superati i posti disponibili rispetto alle domande già presentate.

Nello specifico, dalla provincia di Pesaro e Urbino sono state inviate 1.551 domande, su un totale di 6.850 richieste pervenute da tutta la regione Marche. La nostra è la seconda provincia della regione ad aver inviato il maggior numero di richieste. Ad averne inoltrate di più è solo il territorio di Ancona, con 2.726 domande inviate.

Verificando nel dettaglio i dati forniti dal ministero dell’Interno, che suddivide le richieste anche per tipologia di lavoro, si vede che fino ad oggi nella provincia di Pesaro e Urbino sono state 380 le domande per lavoro subordinato per assistenza familiare e sociosanitaria (per la maggior parte per ricoprire ruoli di colf e badanti), 534 per lavoro subordinato non stagionale e 624 per lavoro subordinato stagionale.

Relativamente alle domande pervenute per lavoratori subordinati non stagionali, la stragrande maggioranza delle richieste arrivano dal settore della cantieristica navale e da quello dell’edilizia, con rispettivamente 202 domande per il primo e 215 per il secondo settore.

Poche decine invece le richieste inviate per il settore della meccanica, per quello alimentare e turistico-alberghiero ma anche per coprire la domanda di elettricisti, autotrasportatori e lavoratori del settore della pesca.

Considerando che in Italia, nei tre click day è stato superato il numero di 700mila istanze, a fronte di poco più di 151mila posti disponibili, è ragionevole pensare che non tutte le richieste inviate da imprese e famiglie, anche nella nostra provincia, possano essere accolte. In ogni caso, una volta confermate, sarà rilasciato un nulla osta al lavoratore extra Ue, che dopo l’emissione del visto d’ingresso potrà entrare regolarmente nel nostro paese. Una procedura questa che può richiedere in termini di tempo anche fino a sei mesi, con il rischio che l’azienda o la famiglia che ha richiesto l’ingresso di quel lavoratore nel frattempo si trovi costretta a trovare un’altra soluzione per coprire il posto per cui aveva fatto richiesta.