Dj Auerbach, 40 anni in consolle "La musica è stata una folgorazione"

Un libro fotografico insieme a Rossano Ronci celebra la carriera del 56enne partito da Pantano

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PESARO

"Auerbach 40". E’ questo il titolo del libro fotografico in vendita in questi giorni sui 40 anni interrotti di carriera di uno dei dj più conosciuti del nostro territorio. Classe ’64, Auerbach (in foto, al secolo Luca Arcangeloni) ha lavorato nei locali più importanti d’Italia come Baia Imperiale, l’Altro Mondo Studios, People club e Kaos. Nato a Pesaro e vissuto a Pantano, Auerbach racconta: "Negli anni ’80 una domenica mi capita tra le mani un disco di Donna Summer e decido di andare alla discoteca Arcobaleno. Resto letteralmente fulminato. In quel momento ho deciso che la dance, la disco e il funky erano il mio mondo". A dicembre del 1979 ha iniziato a lavorare in discoteca, a 15 anni. E da allora non ha più smesso. "La scelta del nome? Quello fu colpa della mia professoressa d’italiano. A quei tempi i dj avevano nomi d’arte, io scelsi quello di questo filosofo tedesco, perché mi colpì a scuola". La sua prima esperienza in consolle all’Arianna club di Fano. Poi il decollo. "All’Altro Mondo Sudios ho fatto 200 serate consecutive, i giapponesi mi fotografavano continuamente. Anni boom quelli". Ha lavorato anche al Colosseo, al Miami e al Byblos. Dal 2017 lavora con un we disco history, gruppo itinerante tra Marche e Romagna. Il libro, con le fotografie di Rossano Ronci, è in vendita all’Ail a 10 euro. Parte dell’incasso in beneficienza.

Beatrice Terenzi