Vis, bicchiere mezzo pieno. Bene il finale di stagione

Sei punti in quattro gare per Roberto Stellone grazie a due convincenti vittorie casalinghe. E poi il playout ottenuto con la migliore classifica.

Vis, bicchiere mezzo pieno. Bene il finale di stagione

Vis, bicchiere mezzo pieno. Bene il finale di stagione

Ci sarà tempo per le recriminazioni sulla mancata salvezza diretta, sui tanti punti dilapidati, specie quelli nei minuti di recupero, sugli harakiri, sulle partite a corto di coraggio. Sperando che vengano sopite dal risultato finale, fra tre settimane. Ora è a questa Vis che dobbiamo guardare e ad essa va riconosciuto di aver concluso la stagione regolare con un lavoro ben fatto. Sei punti in 4 gare per Roberto Stellone (media 1,5 contro l’uno scarso di Banchieri) grazie a due convincenti vittorie casalinghe. E il playout ottenuto con la migliore classifica. Che offre evidentemente discreti vantaggi, se 7 volte su 10 prevale nel doppio confronto la squadra finita davanti.

Non era la Juve al completo quella vista al Benelli, né aveva le fortissime motivazioni della Vis. Eppure dotata di qualità alta, anche in alcune seconde linee, e non certo disposta a fare concessioni, avendo un vantaggioso playoff alla portata. Se è per questo, anche la Vis scontava assenze pesanti tra infortuni (Tonucci, Ceccacci), squalifiche (Mattioli, Peixoto) e doverose rinunce (Obi, Nicastro). Poi, come spesso accade, l’uomo propone e la sorte dispone: il centravanti s’è beccato l’ammonizione fatale pur giocando solo uno spezzone, salterà l’andata a Recanati.

Pazienza. Gli attaccanti bravi ci sono, ha detto Stellone, martellando sul concetto base: se si mette da parte l’io e si gioca di squadra si ottengono i risultati. Basti dire che la Vis mancava dei due esterni di centrocampo e nessuno se né accorto. L’ottima prestazione di Da Pozzo a destra creerà adesso qualche imbarazzo nelle scelte al tecnico romano.

La Vis contro la Juventus NG ha giocato la partita che aveva preparato. Indirizzandola nel primo tempo con un atteggiamento propositivo (eloquente il dato delle 8 conclusioni, di cui 4 in porta) e controllandola nella ripresa, fino ad anestetizzare il lungo recupero nei pressi della bandierina. Dapprima linee alte, poi il blocco più basso. Ha accettato i duelli, il confronto sul piano della qualità, come ha ammesso mister Brambilla, ha rischiato il giusto, ha vinto con le sue armi. Cinismo, nella sintesi finale del tecnico bianconero. Due gol su palla inattiva, da lì sono venuti quasi la metà dei centri stagionali (18 su 39). Ottava rete su calcio d’angolo, specialità nella quale la Vis è dietro solo al Cesena (11) e al Rimini 10). Il piede di Di Paola aiuta, la condizione super del numero 10 (a sua volta primatista nel girone per i gol su punizione diretta, 3) è di gran conforto per il doppio spareggio del 12 e 19 maggio con i leopardiani.

Al di là del piazzamento, serviva arrivare al playout con la convinzione dettata dalla prestazione e dal risultato. In queste settimane, a partire da domani, si lavorerà di buon umore. E non servirà studiare più di tanto l’avversario, già affrontato tre volte in stagione e due volte battuto, coppa compresa.

L’ultima è stata la serata infausta dell’autogol di Zagnoni e dell’inizio della serie nera, costata il posto a Banchieri. Il gol alla Juve assume il senso del riscatto, per chi ha vissuto da allora settimane difficili.