
L’alta velocità sul Tirreno, il traffico merci e la media velocità (200 chilometri orari) sulla dorsale Adriatica. I sindaci marchigiani Nicola Barbieri di Mondolfo Marotta, Massimo Olivetti di Senigallia, Stefania Signorini di Falconara Marittima, Fabrizio Ciarapica di Civitanova Marche, Paolo Calcinaro di Fermo, Vincenzo Berdini di Pedaso e Alessio Piersimoni di Cupra Marittima non condividono questa narrazione politica, prendendo posizione contro il progetto di arretramento della ferrovia finanziato con l’ultima legge di bilancio. "Abbiamo condiviso la grande preoccupazione per l’impatto che il trasporto merci lungo l’Adriatico possa avere in base alle stime individuate dal Ministero, che parlano di 176 treni merci al giorno, uno ogni 8 minuti – dicono i primi cittadini –. E’ inaccettabile, infatti, che si scarichi sulla dorsale adriatica tutto il traffico merci italiano dei porti di Gioia Tauro e Taranto, impattando sul trasporto pubblico locale e sulla vocazione turistica dei nostri territori. L’arretramento dei binari a livello regionale è un obiettivo da raggiungere, ma occorre tener conto che l’eventuale smantellamento della linea attuale andrebbe compensato con interventi che valorizzino il trasporto pubblico locale, le spiagge marchigiane ed i centri storici di tutte le città costiere".
Per i sette sindaci, tra cui Barbieri di Mondolfo, "sarebbe miope non cogliere questa opportunità e accontentarsi di un arretramento limitato al territorio di Pesaro, con un impatto problematico nella zona del rientro lungo il tracciato attuale. In attesa che l’incremento di trasporto su ferro diventi effettivo, prima che gli abitanti e i turisti della costa a sud di Pesaro si trovino materialmente a subire il continuo transito di convogli merci, vanno individuati progetti e finanziamenti per una nuova infrastruttura senza campanilismi o sortite individualistiche".
La stilettata ultima è per il sindaco Matteo Ricci. L’accusa di fughe in avanti gli è stata mossa anche dall’assessore regionale Francesco Baldelli che ieri, nel rimarcare come l’arretramento ottenuto comunque dividerà i quartieri di Villa Fastiggi e Villa San Martino ha aggiunto: "Chiediamo fondi per un reale potenziamento di tutta la linea, non solo merci, ma anche del trasporto passeggeri, sia pendolari che turisti".