Scavi in piazza a Pesaro: la Festa dei fiori si sposta in viale della Repubblica

Chiuso invece il sito da dove erano emersi gli scheletri di due adulti e di due bambini

Festa dei fiori

Festa dei fiori

Pesaro 27 settembre 2022 - Da una parte si scava e si fanno ancora sondaggi, anche in profondità, e dall'altra parte della piazza, quella dove sono stati trovati i corpi forse di una famiglia, perché accanto ai resti di due persone giovani, anche quelle di due bambini, si sta cementando tutto. Perché si è conclusa la posa in opera delle tubazioni per i servizi da parte di Marche Multiservizi e con la conclusione di questi lavori gli operai hanno buttato sopra a quei resti medievali cemento passando quindi alla fase del rifacimento del manto della piazza. Ed infatti i curiosi ieri mattina si erano spostati da sotto palazzo Baviera all'altro fronte, quello che dà verso l'ex Intendenza di finanza.

Intanto, dato che la piazza è occupata, la Festa dei fiori, in programma nel weekend, si sposta in viale della Repubblica.

In quel rettangolo di qualche decina di metri quadrati gli archeologici della cooperativa Tecne continuano invece ad indagare perché capire a quando risalgono quelle possenti mura che sono emerse a quale struttura appartenessero. E non è da escludere che quello che è venuto alla luce sia ciò che resta del vecchio municipio medievale della città. Accanto alle mura anche una struttura circolare in mattoni che viene indicata come un pozzo, ma non antico, forse risalente all'Ottocento.

Una serie di sondaggi uno dei quali anche molto ampio che scende per circa un metro e mezzo rispetto al piano stradale "per cui se andiamo sotto ancora di un metro arriviamo a Roma, al foro romano", dice un archeologo. Stanno uscendo frammenti di cocci e attraverso quelli, gli esperti della Soprintendenza riusciranno a datare l'epoca di questi ritrovamenti. Sarà un'isola che resisterà alla posa in opera dei sanpietrini della pavimentazione? Questo non si sa. Comunque la Soprintendenza ha intenzione nei prossimi giorni, di rendere pubblici le scoperte che sono state fatte ed anche gli elementi archeologici che sono emersi dagli scavi e per la fine di ottobre è prevista anche una conferenza per illustrare ciò che è venuto alla luce attraverso i sondaggi fatti con il georadar, studio questo arrivato prima dei lavori finanziato dall'amministrazione comunale e portato a termine dalla soprintendenza in collaborazione con l'università di Urbino.