
Le fiamme che hanno devastato una Fiat Punto e una Y10 nella zona di piazza Redi
Sono quasi le tre del mattino in via Correnti, la strada parallela a piazza Redi, lato Montegranaro, la temperatura è calata rispetto al giorno e soffia perfino un leggero venticello. Improvvisamente i residenti della via, che è costellata di palazzi, sono svegliati da due esplosioni: "Inizialmente ho pensato a proiettili, ad un’arma da fuoco, poi mi sono affacciato e ho visto le fiamme alte che divampavano da due automobili parcheggiate dall’altro lato della strada, ci siamo spaventati molto e per fortuna i vigili del fuoco hanno provveduto a spegnere l’incendio", racconta un residente che abita al civico 19, il quale dice di avere "sentito le voci di alcune persone in via Filangeri, dietro casa, mia che forse commentavano le fiamme, non saprei dire di più". Nello stesso stabile un altro residente taglia corto: "E’ stato un episodio allarmante, molto brutto, siamo stati svegliati in piena notte dai colpi e poco dopo sono arrivati i pompieri. A quel punto ci siamo ritirati anche per paura di altre esplosioni".
Una signora che abita al civico 19, a pochi metri di distanza dal luogo dell’incendio, e che preferisce rimanere anonima, racconta al citofono: "Abbiamo temuto il peggio, Ci siamo affacciati appena sentito i colpi e abbiamo visto le fiamme alte fino al primo piano del nostro palazzo che stato ristrutturato con il cappotto il quale è altamente infiammabile. Per fortuna sono arrivati i vigili del fuoco che hanno evitato che le fiamme attaccassero il palazzo. Abbiamo rischiato grosso, se le fiamme avessero attecchito alle nostri pareti sarebbe andato a fuoco il palazzo". Anche in questo caso c’è un particolare che la signora specifica: "Ho sentito dire che sono state udite delle voci prima dell’esplosione e del fuoco, una voce di donna e una di uomo".
Ancora da dimostrare le cause del fuoco anche se è improbabile che un corto circuito possa scatenarsi con il motore spento e con temperature in calando. C’è insomma il sospetto che si sia trattato di un episodio doloso, ancora da dimostrare ma resta una pista aperta. Michela Panicali, titolare di un negozio di estetica proprio di fronte a dove erano parcheggiate le auto, dice: "Non ci risulta che in piazza Redi si siano verificati episodi di teppismo dopo che la banda era stata sgominata. E in ogni caso non saprei dire se si tratta di un atto vandalico. Sono stata avvisata alle sei del mattino e quando sono arrivata in negozio ho trovato l’area delimitata dal nastro dei vigili del fuoco e le auto devastate con materiale in strada".
Le due automobili sono andate completamente distrutte e i vetri sono esplosi per il calore per le fiamme che sono passate probabilmente da un’auto all’altra anche per il vento. In cenere i rispettivi motori. A terra, in strada, materiale andato a fuoco, tra cui un mononopattino e catene per ruote di automobili.
Davide Eusebi