SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Però i documenti dicono: "Due anni al San Carlo"

Questo compare negli atti relativi al trasferimento dei 200 alunni

L’edificio di via Confalonieri non sarà più una scuola a partire dal prossimo settembre. E presumibilmente, durerà due anni il trasloco delle classi della Manzi all’interno dell’Oratorio San Carlo. Ciò emerge dalla risposta che il sindaco Andrea Biancani ha messo nero su bianco al preside dell’Istituto Olivieri, Flavio Bosio, il 12 giugno. Nella lettera infatti ci sono le ragioni per cui i 200 alunni della primaria Manzi verranno trasferiti in via Turati: "Come dichiarato pubblicamente – scrive il sindaco – la scuola non è idonea a ospitare per ulteriori anni scolastici gli studenti, se non effettuando degli interventi; per cui la struttura di via Confalonieri dovrà essere liberata dalle classi".

Proseguendo il sindaco prefigura per quanto tempo gli alunni staranno nei locali dell’oratorio: "La decisione che si interseca anche sulla volontà di potenziare e attivare spazi alla Lubich con dei lavori specifici– promette il sindaco – prevede che le classi possano restare nel plesso di San Carlo per un paio di annualità, per poi confluire nel plesso della Lubich, in Largo Baccelli".

Come si è arrivati a questo punto? L’amministrazione comunale ha cambiato idea: fino al 12 febbraio era ancora convinta di voler finanziare, sulla scuola di via Confalonieri, un intervento di miglioramento sismico da 1 milione di euro, ricavabile con l’alienazione dell’ex Manzi di via Lamarmora. Ma già il 26 marzo il sindaco Biancani annunciava il ripensamento, avvisando il Consiglio comunale del trasloco della Manzi. In via Confalonieri sarebbero rimasti gli uffici della presidenza scolastica e della segreteria, oltre a rimanere aperta alle altre attività svolte da associazioni e quartiere.

"Inutile dire – osserva la consigliera di opposizione Giulia Marchionni – che ad aprile nessuna variazione di bilancio è stata fatta per pagare il progetto esecutivo necessario al miglioramento sismico dell’edificio di via Confalonieri, come invece aveva annunciato il 12 febbraio l’assessore Riccardo Pozzi. Il quale aveva anche evidenziato come il cantiere per la messa in sicurezza dello stabile sarebbe iniziato a fine 2025 o al massimo nei primi mesi del 2026. Secondo me con due anni di ritardo rispetto a quelli suggeriti dalla perizia".

Su questo Pozzi ha sempre smentito ritardi: "Nelle perizie - ha sempre ribadito Pozzi - veniva richiesto all’amministrazione di programmare interventi di miglioramento sismico entro i 4 anni, suggerendo e consigliando che la programmazione avvenisse entro i primi due".

Marchionni allora chiede: "Se fosse così, l’amministrazione avrebbe ancora tempo fino a dicembre 2026 per progettare i lavori ed eventualmente iniziarli. Perché allora impone il trasloco della scolaresca già da questa estate facendo arrabbiare le oltre 250 famiglie contrarie al trasferimento? Le stesse, altro non chiedono se non di temporeggiare sulla dislocazione di un altro anno. Le nostre domande vennero sbertucciate, definite tendenziose dallo stesso Pozzi, ma visto l’esito direi che furono piuttosto azzeccate".