Furti di ricambi per moto, due sospettati

La polizia ha fermato due ragazzi che giravano senza patente e con attrezzi da scasso. Indagini in corso. Per ora multa da 6mila euro

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Marmitte di motorini, filtri dell’aria e carburatori negli ultimi tempi sembravano avere un grande appeal tra Urbino e Fermignano. Gettonati quasi come un ombrellone libero in spiaggia a Ferragosto. Ma non venivano richiesti a chi li possedeva: venivano semplicemente rubati.

Questa attività di furti ai danni di ciclomotori del territorio ha insospettito gli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Urbino, tanto da far partire un’indagine. Proprio durante una serie di controlli effettuati dai poliziotti sulla regolarità dei mezzi in circolazione, due ragazzi hanno attirato l’attenzione degli agenti di Polizia. Non era la prima volta che li notavano, li avevano visti insieme già durante i precedenti pattugliamenti; infatti spesso sono stati notati entrambi, fermi sul ciglio della strada, a chiacchierare, per poi girare su scooter nei paraggi di altri ciclomotori parcheggiati.

Fermati mentre giravano con i loro mezzi a due ruote, hanno riferito ai poliziotti in servizio che stavano sfacendo un giro, giustificazione che non ha convinto gli operatori che hanno subito riscontrato incongruenze. Subito sono scattati i controlli più approfonditi, i cui esiti sono stati fruttuosi.

Il conducente di un motorino viaggiava senza aver mai conseguito il patentino di guida mentre il passeggero dichiarava di esserne in possesso ma di non averlo con sé. Il mezzo era sprovvisto sia di assicurazione che di revisione. Inoltre il veicolo non aveva l’omologazione per il trasporto del secondo passeggero e trasportavano cacciaviti ed altra attrezzatura senza una motivazione concreta.

Proseguiranno le indagini per capire se c’è un nesso tra i furti e questo episodio, intanto i due giovani sono stati multati per un totale di 6.222 euro, di cui cinquemila e cento euro per la guida senza aver mai conseguito il patentino di guida. Il ciclomotore è stato sottoposto a sequestro amministrativo e sono in corso ulteriori accertamenti relativi agli oggetti nascosti all’interno del mezzo.

L’attività di controllo inoltre riguarda un fenomeno sottovalutato, quello della modifica di parti meccaniche e ciclistiche di ciclomotori e motocicli al fine di elevarne le prestazioni, attività ad altissimi rischi per la l’incolumità di chi si trova sulle due ruote e gli altri utenti della strada.

Francesco Pierucci