Pesaro, due cuori insieme da 75 anni. Quell’amore nato in una capanna

La storia dei coniugi Giuseppe Bei e Claudia Torcolacci parte da lontano, dall’autunno del ’43

Giuseppe e Claudia festeggiano 75 anni di matrimonio (Foto Pisciolini)

Giuseppe e Claudia festeggiano 75 anni di matrimonio (Foto Pisciolini)

Apecchio (Pesaro), 16 agosto 2019 - Oggi ad Apecchio festeggiano i loro primi 75 anni di matrimonio i coniugi Claudia Torcolacci (93 anni) e Giuseppe Bei (92). Una lunga storia la loro, ricca di sacrifici e di lavoro, ma anche di tanto, tanto amore. «Sono passati 75 anni – dice la nipote Simona – dal giorno in cui vi siete giurati amore per tutta la vita e vi siete sposati, ed è stato veramente per tutta la vita, siete belli oggi come allora, anzi per me siete ancora più belli. Siete per tutti un esempio da seguire, l’educazione e la complicità vi hanno sempre contraddistinto».

La storia dei coniugi Bei parte da lontano, da quell’autunno del ’43, durante la guerra, quando Giuseppe ricevette la cartolina con invito a presentarsi a Pesaro, all’ufficio di collocamento. Non fece in tempo ad arrivare in città che suonò l’allarme per un possibile bombardamento. Nel fuggi fuggi generale Giuseppe arrivò in prossimità della Baratoff e qui incontrò un gruppo di republichini, di cui faceva parte un apecchiese. Questi lo sconsigliò di ottemperare all’invito dell’ufficio perché sarebbe stato sicuramente deportato in Germania, invitandolo a ritornare subito a casa passando per le strade secondarie al fine di non imbattersi in controlli. Ritornando in paese, avvertì i famigliari e si diede, come tanti all’ora, ‘alla macchia’, precisamente nel boschi della ‘Stretta’ verso Monte Nerone

Qui costruì una capanna deciso a trascorrerci l’invero. Ogni tanto andava a far visita al podere ‘La Cerasa’. E qui conobbe Claudia. Tra paure di rappresaglie dei tedeschi e la miseria di allora, la loro riunione si cementò. Claudia rimase incinta e per riparare al ‘peccato’ era necessario il matrimonio in chiesa, cosa che avvenne fuori dal paese (Apecchio era occupata dalle truppe tedesche e Giuseppe rischiava di essere arrestato) nella chiesina di San Filippo: monsignor Giuseppe Pampaloni celebrò il rito, era il 14 agosto del 1944. Per regalo di matrimonio alla giovane coppia fu concesso (in prestito) per la prima notte, un materasso ripieno di foglie di granoturco, un lusso per quei tempi. Il loro viaggio di nozze non fu altro che una passeggiata tra i boschi di Monte Nerone. 

Alla fine di ottobre nacque il figlioletto Domenico, poi dopo vent’anni anni Leonello, successivamente arrivarono anche 3 nipoti e i pronipoti. Claudia e Giuseppe sono molto conosciuti ad Apecchio, lei ha gestito per anni un negozio di frutta e verdura, lui ha svolto l’attività di autotrasporti. Alla festa di oggi non mancheranno i parenti per un ferragosto speciale, tutto dedicato ai ‘nonnini dell’amore’.