Grandine a Pesaro, "Meno tasse locali per chi ha subito danni"

Il sindaco Ricci: "Sconti su Imu, Tasi e Tari nel 2019". Vale per case e capannoni

Matteo Ricci

Matteo Ricci

Pesaro, 24 luglio 2018 - Sconti a Imu, Tasi e Tari nel 2019 su case, capannoni e serre che hanno subito danni dalla recente grandinata e non erano assicurati. La misura non vale per chi ha avuto bozze e vetri rotti alle automobili.

Ad annunciarlo è il sindaco Matteo Ricci.

«Ci siamo chiesti cosa potevamo fare come Comune: noi possiamo intervenire solo sulla leva fiscale».

Chicchi fino a 6 cm sono caduti improvvisi lunedì pomeriggio
Chicchi fino a 6 cm sono caduti improvvisi lunedì pomeriggio

Quindi?

«Applicare sconti su Imu, Tasi e Tari di case, capannoni e serre che hanno subito danni. E lo faremo per l’anno 2019, ovviamente solo per i beni non assicurati»

E chi ha ammaccamenti alle auto?

«In questo caso non possiamo fare nulla perché non abbiamo una leva fiscale su cui intervenire: le automobili non sono soggette a tassazione locale su cui possiamo applicare sconti».

Avete pensato a contributi? O, per il futuro, istituire un fondo per eventuali risarcimenti?

«Non so se la legge ce lo consente. E comunque non ci sembra una buona idea, sarebbe come dire ai privati: “non assicuratevi”».

Di che entità sarà lo sconto su Imu, Tari e Tasi?

«Dipende dalle pratiche che riceveremo. Se saranno qualche centinaia lo sconto sarà più sostanzioso, se saranno migliaia lo sconto sarà minore. Lo sapremo fra qualche settimana, quando l’assessore Luca Bartolucci avrà concluso il suo lavoro di raccolta delle segnalazioni dei danni».

A proposito, quante mail sono arrivate in una settimana?

«Mi pare sulle 2mila».

Lo scopo delle segnalazioni era chiedere lo stato di calamità sui terreni agricoli e lo stato di emergenza per il resto dei danni.

«Abbiamo subito una grandinata storica. Mi sono confrontato anche con persone con più anni di me, nessuno si ricorda una grandinata di questa dimensione. Per questo abbiamo deciso di chiedere lo stato di calamità e di emergenza, che però ci devono essere riconosciuti a livello nazionale. La Regione si è già attivata per avviare le pratiche».

Pare che la legge sul riordino della protezione civile preveda la copertura assicurativa privata contro le calamità naturali e dunque l’esclusione della possibilità di risarcimento da parte dello Stato.

«E’ possibile. Per noi è doveroso provarci, ma non vogliamo creare aspettative esagerate».

Quindi, ritenete che le richieste saranno rifiutate?

«Per lo stato di emergenza sono poco fiducioso: pure per il nevone di qualche anno fa abbiamo ottenuto risorse solo per i danni subiti da beni pubblici. Per lo stato di calamità per l’agricoltura sono invece più fiducioso».

Quando lo sapremo?

«Fra qualche mese».