"Ha la saggezza del saltimbanco". Le motivazioni emozionano tutti

Tanti siparietti con il rettore durante la lettura. Un capolavoro di spontaneità

"Ha la saggezza del saltimbanco". Le motivazioni emozionano tutti

"Ha la saggezza del saltimbanco". Le motivazioni emozionano tutti

Una lettura di motivazioni così complicata Giorgio Calcagnini non l’aveva mai affrontata ed è immaginabile che questo livello di difficoltà non lo raggiungerà più nei quasi tre anni che restano del suo mandato. Tra battute continue, smorfie d’ogni genere quando sui maxischermi del Polo “Volponi“ scorrevano foto del suo passato e un profluvio di intromissioni per motivi vari ed eventuali, Fiorello ha interrotto in continuazione il discorso introduttivo del rettore dell’Università di Urbino. Eppure, Calcagnini è parso più che divertito dalla cosa, anzi, ha risposto in varie occasioni con delle battute a propria volta, quando non era preda delle risate. "Osservatore attento dell’uomo, ne interpreta le istanze più profonde con spirito pungente, che mai si discosta dal garbo – si legge tra le motivazioni del conferimento del Sigillo d’Ateneo –. Fiorello racconta; e la sua grande forza comunicativa si imprime lungo la linea estesa di una riflessione sulla realtà e sui suoi paradossi, a cui sottrae peso col riso, con la “saggezza del saltimbanco“ – è stato detto – nel tempo privilegiato e breve dello spettacolo che rinfranca".

Le interazioni con Calcagnini, di cui ha rivelato al pubblico il passato da dj radiofonico, e con il prorettore vicario Vieri Fusi sono andate avanti a lungo, ma non sono state le uniche. Per esempio, al momento di spiegare il motivo per cui, da adolescente, scelse di andare a lavorare in un villaggio turistico – correre dietro alle ragazze –, si è rivolto a padre Andrea Ricatti, responsabile della parrocchia universitaria, per farsi assistere. Oppure, quando il sindaco Maurizio Gambini è arrivato a cerimonia già cominciata, ha finto di fare un riassunto a velocità supersonica per lui. Ad accompagnarlo in aula c’era anche Stefano Ligi, musicista urbinate, suo amico da oltre 20 anni: "È stata una giornata bellissima. Conobbi Fiorello nel 2001, quando Lucio Dalla me lo presentò e lui mi fece parlare del mio ultimo disco a “Stasera pago io“, su Rai1. Io, un ragazzo di periferia, ero lì tra Naomi Campbell, Laura Pausini e Dustin Hoffman. Fu una grande occasione e da quel momento, da parte de sua, non sono mai mancate l’amicizia e un occhio di riguardo all’arte".

n. p.