BEATRICE TERENZI
Cronaca

Il Cittadino dell’anno. La regista Paola Galassi:: "Il teatro ci rimette in gioco"

Artista poliedrica già allieva di Strehler al Piccolo Teatro di Milano, ha formato generazioni di attori "Con Giampiero Solari ho creato il Pac a Pesaro, uno spazio per ogni forma di cultura".

Paola Galassi, 61 anni, vive tra Pesaro e Milano da più di trent’anni

Paola Galassi, 61 anni, vive tra Pesaro e Milano da più di trent’anni

Paola Galassi, nata a Milano il 2 aprile del 1963, vive tra Pesaro e Milano da oltre trent’anni. E’ un’artista poliedrica che, forte di una solida formazione alla Scuola del Piccolo Teatro e al Conservatorio di Milano, ha costruito una carriera versatile nel mondo dello spettacolo. Da attrice a regista, da formatrice a consulente, ha collaborato con maestri come Giorgio Strehler e firmato regìe di successo per i più importanti comici italiani.

È sorpresa o si aspettava la candidatura a cittadina dell’anno? "Sono sinceramente sorpresa, amo il mio lavoro e lo svolgo con molta passione e scoprire che questo possa trasformarmi in una persona di interesse pubblico mi riempie di orgoglio".

Chi pensa che la voterà? "Forse le persone che ho incontrato in questi lunghi anni di lavoro, dai comici del San Costanzo Show, a cui sono legata ormai da vent’anni, ai tanti artisti e amici con cui ho condiviso progetti e idee, ai miei allievi del PAC, i miei studenti universitari, gli studenti della scuola di giornalismo di Urbino".

Per quali motivo dovrebbero votarla? "L’unico motivo credo potrebbe essere quello di incitarmi ad andare avanti così".

È onorata di fare parte di questa iniziativa? "Sono molto onorata e mi ritengo fortunata, sono una persona piuttosto solitaria. E ora che sono arrivata fin qui devo ammettere che mi fa piacere, mi aumenta l’autostima".

Cose belle e brutte dell’anno appena finito? "Purtroppo le cose brutte sono state tante, come artisti ci stiamo ancora leccando le ferite causate dal Covid che faticheranno anni a rimarginarsi. Per non parlare poi di tutto quello che sta succedendo nel mondo, preferisco parlare delle cose belle. La prima è che sono diventata nonna di una bellissima bambina che si chiama Rosa. I nuovi spettacoli, una novità con gli amici ritrovati Aldo, Giovanni e Giacomo".

Che sogni e progetti ha per il 2025? "Sogni tanti, ma uno sopra gli altri: finire di correggere il mio libro a cui sono legatissima e che spero uscirà entro la fine dell’anno".

Tra le tante cose che ha fatto finora nella sua carriera di cosa va più fiera? "Penso di andare fiera di tutto quello che ho fatto, perché credo che nel momento in cui l’ho fatto corrispondeva esattamente a quello che ero".

Cosa invece non è riuscita ancora a fare? "Nella vita mi manca ancora la maggior parte del mondo da andare a visitare. Nel senso del lavoro ho tanti progetti su cui sto lavorando. Vorrei dedicarmi molto di più ai giovani".

Insieme a Giampiero Solari e Laura Galassi ha creato il Pac, cosa è? "Pac, Performing Arts Center, di Pesaro è uno spazio, nel centro di Pesaro, in cui convivono spettacoli teatrali, eventi musicali, mostre d’arte, conferenze, dibattiti, attività sociali e di integrazione, incontri con artisti famosi. Tutte iniziative che hanno come filo conduttore il percorso didattico dedicato a bambini a partire dagli otto anni, agli adolescenti e alle nuove generazioni che crescono con il desiderio di sperimentare senza paura di sbagliare, agli adulti che attraverso il teatro si rimettono in gioco e si riscoprono, sia con fini ludici che con fini professionali".