"Il ’contentino’ di Seri non basta" Gimarra, la protesta continua

Il consiglio comunale ha approvato la variante Gimarra (su cui il Comune investirà i 20 milioni della Regione), ma non si placa la protesta dei cittadini: crescono le firme (nel tardo pomeriggio di ieri erano già 600) a sostegno della petizione on line contro il prolungamento dell’Interquartieri lanciata su change.org da Giovanni Dormicchi, mentre partirà a breve la raccolta porta a porta delle sottoscrizioni cartacee. Inoltre si lavora alla preparazione dei teli rossi da esporre, sul modello di Fano sud, a finestre, balconi e giardini. Mobilitato il Comitato a difesa di Arzilla, Carmine e Gimarra, sorto spontaneamente proprio in questi ultimi giorni: "I 20 milioni – commentano – destinati dalla Regione per migliorare la viabilità Fano-Pesaro, il comune li devia su un’opera incompiuta che per infelice combinazione si dirige verso Pesaro. Tutto e solo a beneficio di chi si candida alle elezioni regionali. Prendiamo atto, con profonda amarezza, che il sindaco Seri, in accordo con la giunta e l’assenso della maggioranza consigliare, non è in condizione di decidere liberamente le sorti dei beni comuni della città che amministra. Questo nel silenzio assordante degli assessori all’Ambiente e alla Città dei bambini, dato che i bambini di Gimarra e del Carmine saranno prigionieri da un lato della Nazionale e dall’altro della nuova strada con 3 rotatorie e 2 gallerie. Questa impotenza ad agire contro la macchina infernale messa in moto sulle teste dei cittadini è un dispiacere nel dispiacere: chi rappresenta Fano non può decidere liberamente. Quei 20 milioni sono un troppo goloso bottino elettorale, una bomba a orologeria che esplode ai danni di tutta la città, non solo di chi vi abita".

Il comitato ricevuto martedì in municipio aveva già espresso al primo cittadino "le perplessità, le obiezioni, le criticità di un progetto che insiste su zone a forte protezione paesaggistica e su un quartiere già molto sofferente per una edilizia esagerata e la penuria di servizi. Il sindaco ha, però, ammesso di essere impotente nel rimandare la decisione a un momento più opportuno e come contentino ci ha promesso che se ne sarebbe potuto parlare e discutere a posteriori. Da parte nostra abbiamo rimproverato la totale mancanza di coinvolgimento dei residenti, il processo assolutamente antidemocratico che ha portato alla decisione, la negazione delle linee programmatiche 2019-2024 e abbiamo fatto notare come l’ultimatum della Regione sia comprensibile solo alla luce di basse mire elettorali".

an. mar.