Il Medioevo è ancora tutto da raccontare

Le Università di Urbino, Roma, Bologna e Trento a convegno tra la città ducale e Gradara. A tracciare il filo conduttore è il prof Tommaso di Carpegna

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di Daniele Sacco

È giugno e torna il tanto atteso appuntamento con il Medioevo nell’àmbito del format “Il Medioevo fra noi“ a cura dell’Università di Urbino, della Sapienza di Roma, dell’Università di Bologna e di quella di Trento. Queste le date: 9-11 giugno (tra il palazzo Ducale di Urbino e il castello di Gradara). Il tema della manifestazione di quest’anno sarà: “Medievalismo e metodo. Le regole del gioco“ e questo è il suo “manifesto“: "Il medievalismo è un fenomeno vasto, il cui studio è in pieno sviluppo e richiede di essere approfondito in prospettiva allargata, poiché mette in comunicazione differenti discipline e pratiche sociali. È quanto ci proponiamo di fare in questo convegno, in cui il medievalismo interagisce e dialoga con la storia, la storia dell’arte, i linguaggi audiovisivi, la filologia, la letteratura, la politologia, le performances e la multimedialità".

Ricco il programma che si avvierà il 9 giugno alle ore 16 nella sala del giardino d’inverno del Palazzo Ducale di Urbino. Dopo i saluti del Magnifico Rettore Calcagnini, di Luigi Gallo direttore del Polo Museale delle Marche e di Berta Martini, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Uniurb, il prof Tommaso di Carpegna Falconieri (Uniurb) dialogherà con Umberto Longo (Sapienza Università di Roma) sul tema: la storia. Il 10 giugno, a partire dalle ore 9,30, a Palazzo Ducale Geraldine Leardi (Galleria Borghese, Roma) dialogherà con Paolo Bertoncini Sabatini (Università di Pisa) sul tema: la storia dell’arte. A seguire Francesca Roversi Monaco (Università di Bologna) dialogherà con Luca Barra (Università di Bologna) sul tema: i linguaggi audiovisivi. Nel pomeriggio del 10 giugno il convegno si sposterà a Palazzo Bonaventura (aula magna del Rettorato) e Roberta Capelli (Università di Trento) dialogherà con José Manuel Lucìa Megìas (Universidad Complutense de Madrid) sul tema: la filologia.

A seguire Salvatore Ritrovato (Università di Urbino) dialogherà con Elisabetta Menetti (Università di Modena e Reggio) sul tema: la letteratura. Nella giornata dell’11 giugno il convegno resterà, al mattino, a Palazzo Bonaventura (ore 9,30). Riccardo Facchini dialogherà con Antonio Musarra (Sapienza Università di Roma) sul tema: la politologia. A seguire Davide Iacono dialogherà con Franco Franceschi (Università di Siena) sul tema: le performances e la multimedialità. Nel pomeriggio il convegno si sposterà a Gradara (teatro comunale, ore 16) e Caterina Fioravanti presenterà, in anteprima, l’VIII edizione del Festival del Medioevo di Gubbio.

"Il cambiamento di format operato quest’anno – dichiara Tommaso di Carpegna Falconieri – si allinea con il cambiamento del modo in cui oggi noi ci relazioniamo, piace sempre meno la conferenza di vecchio stile e, invece, si cerca di fare interagire il più possibile i relatori tra loro, ma anche i relatori con il pubblico. Vi saranno sempre due interlocutori che dialogheranno tra loro su un tema vivacizzando il discorso con l’interazione del pubblico. Il medievalismo – dichiara ancora il prof di Carpegna Falconieri – è un modo di fare storia che entra in relazione forte e dichiarata con il presente, senza per questo trasformarsi in attualismo, ossia il piegarsi sul presente, che significa non riconoscere più la profondità storica, non riconoscere più le differenze, ma tentare di riportare tutto a significati del presente; si veda ciò che succede con le statue di Cristoforo Colombo, con giudizi dati ex post di culture che sono state completamente diverse. Il medievalismo non ragiona in questi termini, colloca la distanza temporale, la riconosce, e indaga storicamente a partire dal presente verso il passato".