Il Poderino fa quadrato, una rete di solidarietà

Costituito un insieme di attività che soccorrono chi ha bisogno. Roberto Ansuini, volontario Caritas: "La pandemia ha accentuato le difficoltà"

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Resta un’isola felice il Poderino, un quartiere che non ha mai fatto parlare di sé per situazioni di particolare disagio sociale. Ma anche qui la Pandemia è arrivata a sortire i suoi effetti di disagio, accrescendo l’isolamento degli ultimi (e degli ultimi arrivati) e creando nuove forme di povertà, economica e relazionale. Per questo il pastore di queste 4500 anime, assieme ai volontari della Caritas parrocchiale di San Pio X (che già in passato si è distinta per aver lanciato progetti, come quello sugli Adolescenti inserito come esempio nei manuali di sociologia) ha pensato di gettare una rete su cui tessere nuove relazioni.

"La situazione pandemica ha accentuato le difficoltà e i disagi di molte famiglie e ne ha creati di nuovi - ha spiegato in conferenza stampa Roberto Ansuini, volontario della Caritas parrocchiale -. Questo spinge tutti noi a sentire come propri i problemi di chi ci è accanto, a diventare l’orecchio e il cuore di una comunità attenta a tutti e pronta ad accompagnarne le fragilità. Abbiamo perciò creato una rete che coinvolge attività e figure che operano nel quartiere (commercianti, farmacisti, medici di base, società sportive, scuola…) e tutti quelli che vorranno collaborare". L’invito è semplice: "se ti trovi in difficoltà (economica, solitudine, sanitaria…), se conosci situazioni di disagio nel vicinato o semplicemente volessi collaborare con noi vieni alla Caritas San Pio X in via Liguria 1 (il martedì dalle 16:30 alle 17:30) o all’Associazione Vivere il Poderino (via Redipuglia 5, il venerdì dalle 18:30 alle 19:30). Infotel 331-5871114". L’intento primario è trasmettere una speranza, abbracciare simbolicamente il problema (povertà) che come ha detto recentemente il vescovo Trasarti "riguarda tutti". "Noi chiaramente non abbiamo soluzioni a tutto - specifica Roberta Mei - ma abbiamo la certezza che oltre ad esserci chi ha bisogno, nella nostra comunità c’è anche chi ha tanto da dare. Non solo in termini economici - aggiunge Stefano Seri - ma anche di tempo e competenze".

Da molti anni la Caritas Parrocchiale di San Pio X cerca di dare risposte concrete alle necessità delle famiglie del quartiere: tra i servizi attivati la spesa sospesa, un centro d’ascolto settimanale, il progetto Ricibiamo (che prevede la distribuzione quotidiana di pane, pizza e dolci; settimanale di frutta eo verdura e di un pacco alimentare mensile a 40 famiglie) e un aiuto, nei limiti delle disponibilità economiche, al pagamento di utenze. Il tutto in stretta collaborazione con la Caritas diocesana. "Questa iniziativa promuove la solidarietà perché in tutto ciò che è veramente ‘umano’ - conclude il parroco, don Giovanni Frausini - riconosciamo qualcosa di divino. Ma soprattutto vuole sensibilizzare l’Ente pubblico, perché è la politica che con le sue scelte può fare la differenza per i nostri poveri".

Tiziana Petrelli